D'Alema indagato per corruzione, "il negoziato deve passare da noi". AUDIO
“Non mi fate parlare di D’Alema… Come si è ridotto”, la delusione del fedelissimo Velardi. Il consulente Amato: "Era scontato che si dovessero pagare tangenti"
Massimo D'Alema indagato per corruzione internazionale
Chi, come Claudio Velardi è stato per tanti anni molto vicino a Massimo D’Alema (fedelissimo consigliere ai tempi di Palazzo Chigi) oggi è deluso. In un colloquio con Il Giornale Velardi non riesce a parlare “della fine che ha fatto uno sfrantummato”, (parola che deriva dal dialetto napoletano e indica un cedimento, una frantumazione, una rottura).
“Gli voglio troppo bene per credere che un leader del genere, un ex presidente del Consiglio, si sia ridotto a fare questo”, spiega. La procura di Napoli ha avviato un'indagine nei confronti di Massimo D'Alema e Alessandro Profumo per la cessione di armi, navi e aerei militari alla Colombia. L’accusa è di corruzione internazionale.
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“Non ci credo che il D'Alema che ho conosciuto si sia ridotto a fare queste cose, sia finito in queste dinamiche”, dice Velardi. Per capire bene il caso giudiziario qui sotto pubblichiamo un servizio di Striscia la notizia. Nel filmato si sente la voce dell’ex premier mentre parla al telefono presubilmente con un intermediario. “Dobbiamo evitare che ci siano due canali paralleli, tutto questo negoziato deve passare tra di noi, attarverso un solo canale”.