Degrado chiese Napoli, il cardinale Sepe a Report: "Andate a farvi fottere"

A Napoli l’arcidiocesi ha un enorme patrimonio immobiliare, risultato di lasciti e donazioni, ma molte chiese sono abbandonate

Di Giuseppe Vatinno
Crescenzio Sepe
Cronache

Report sul degrado delle Chiese partenopee e il cardinal Crescenzio Sepe sbotta: “Andate a farvi fottere!”

Interessante servizio di Danilo Procaccianti l’altra sera su Report (Rai 3) dall’azzeccato titolo morettiano, “La Messa è finita”. Partiamo dall’accusa lanciata dagli autori del programma: “L’arcidiocesi di Napoli ha un enorme patrimonio immobiliare risultato di lasciti e donazioni. Chi li gestisce e come? Napoli nel centro storico ha più chiese di Roma: ce ne sono 203, ma solo 79 sono adibite al culto, il resto è abbandonato, pericolante o in ristrutturazione perenne. Non tutte le chiese consacrate sono luoghi di culto perché nel 2010 l’allora arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, vista la difficoltà della Curia a gestirle, decise di affidare alcune chiese in comodato d’uso gratuito ad associazioni o enti. Cosa ci fanno adesso dentro quelle chiese?”.

Report, come da tradizione, non ha fatto sconti, e così ha continuato: “Il 19 settembre scorso si è compiuto ancora una volta il miracolo del sangue liquefatto di san Gennaro, davanti a migliaia di fedeli entusiasti. Di miracoli compiuti, però, ne abbiamo scoperti altri. L’arcidiocesi di Napoli, infatti, ha un enorme patrimonio immobiliare, spesso risultato di lasciti e donazioni. Alcuni edifici della Curia sono diventati addirittura hotel di lusso. Chi li gestisce e come?”.

L’incauto Procaccianti però ha commesso un errore che l’ha esposto alla rappresaglia porporata. Infatti ha avuto l’ardire di chiedere direttamente al cardinal Crescenzio Sepe lumi sulla vicenda. Al che il cardinale ha sparato ad alzo zero con un poco cristiano: “Andate a farvi fottere!”.

Ed in effetti il consiglio del porporato non è del tutto campato in aria se si considera che, ad esempio, alcune chiese sono state date in comodato d’uso a società esterne che si fanno pagare il biglietto e poi organizzano anche festini. Citiamo ad esempio l’evento della notte di Halloween del 2018 che va appunto nella direzione auspicata da Sepe, visto che si trattava di un party horror con tema satanico -come riportato da Il Fatto Quotidiano- con ragazze discinte che ballavano dentro la Chiesa di San Gennaro all’Olmo.

L’arcidiocesi, dopo lo scandalo, dichiarò di voler ritirare la concessione e Cardinale di Napoli era allora ancora lo stesso Sepe. Ma una domanda sorge spontanea: è possibile che una volta avviata già da molti anni questa inusuale procedura non si sia sentita poi la necessità di controllare che tipo di eventi avvenissero in luoghi ancora consacrati?

Non è questo un ulteriore segno del degrado dei tempi? Un evento di questo tipo un decennio fa avrebbe portato ad una defenestrazione totale della curia napoletana e una approfondita inchiesta sull’agire di Sepe, che ha ancora, ricordiamolo, il titolo di arcivescovo emerito di Napoli.

Ha qualcosa da dire su queste vicende l’attuale l’arcivescovo Domenico Battaglia metropolita di Napoli, succeduto a Sepe? E soprattutto Papa Francesco, a cui spetta la conduzione della Chiesa Universale, non ha niente da eccepire? Giustamente il Papa sferza i costumi degradati della società laica ma a maggior ragione dovrebbe intervenire su fatti come questi provocano smarrimento tra le pecore più sprovvedute del suo gregge e indignazione per quelle meno sprovvedute.

Altri edifici della Curia sono divenuti Hotel di lusso, fatto certamente non esecrabile come il precedente, ma che comunque provoca di nuovo turbamento tra le anime più semplici di Santa Romana Chiesa perché il lusso è proprio uno dei temi che Bergoglio combatte da sempre, fin da quando era vescovo di Buenos Aires in Argentina e tornava in autobus in una modesta casa, dove si cucinava da solo.

Senza contare l’incredibile risposta che un cardinale, principe della Chiesa e Vescovo, quindi rappresentante in Terra degli Apostoli della Chiesa Universale, ha dato al giornalista. Comportamenti di questo genere gettano discredito sull’intera Chiesa e rappresentano un pessimo insegnamento cristiano in primis e cattolico in particolare. Speriamo che questa volta il Papa voglia intervenire direttamente.

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