Donna trovata carbonizzata in casa, fermato il figlio per omicidio volontario

Il 47enne era stato raggiunto qualche mese prima da un provvedimento con divieto di avvicinamento per maltrattamenti alla madre

di Fabiana Agnello
Il luogo del delitto, a San Michele Salentino
Foto: Fabiana Agnello
Cronache

Donna carbonizzata in casa, fermato il figlio per omicidio volontario. Viveva tra alcol e farmaci

Ha avuto un risvolto macabro come la scoperta del cadavere trovato carbonizzato la tragedia che si è consumata nella serata del 19 settembre a San Michele Salentino, nel brindisino: Alberto Villani, di 47 anni, è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di omicidio volontario della madre, Cosima D’Amato di 71.

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Un risveglio da horror nella tranquilla cittadina di circa 6mila abitanti quello all’alba del 20 settembre quando si è sparsa la terrificante notizia che un figlio avrebbe dato fuoco alla madre. Tutta da chiarire la ricostruzione della dinamica di un fatto che si sarebbe verificato la sera del 19 intorno, quando, probabilmente a seguito di una lite, l’uomo avrebbe cosparso l’anziana donna di liquido infiammabile nella cucina della casa, in contrada Augelluzzi. Abitazione di famiglia in cui Alberto Villani dimorava e in cui sopravviveva a una fragile vita tra alcol e farmaci. Il 47enne era stato raggiunto qualche mese prima da un provvedimento con divieto di avvicinamento per maltrattamenti alla madre. Ma la donna, come fa una mamma con il proprio figlio, andava spesso a trovarlo nella sua casa da cui, questa volta, non è uscita viva, trovando una atroce destino.

È stato lo stesso Alberto Villani, difeso dall’avvocato Bartolo Gagliani, a chiamare verso mezzanote in soccorso i vigili del fuoco per domare l’incendio che si è sviluppato dalla cucina, zona in cui è stato trovato il corpo carbonizzato della madre, fino ad altre camere della casa.

L’uomo, ascoltato tutta la notte dai carabinieri del Nor al comando del tenente Alberto Bruno della compagnia di San Vito dei Normanni, guidata dal capitano Vito Sacchi, ha poi accusato un malore ed è stato trasferito presso il pronto soccorso dell’ospedale di Francavilla Fontana per alcuni accertamenti. Ed è stato proprio al pronto soccorso che l’uomo, dopo l’attività d’indagine avviata dai militari coordinati dal pm Alfredo Manca, è stato raggiunto dal fermo per l’omicidio volontario della madre Cosima.

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