Dossieraggio, attacco alla Lega: nei file di Striano anche la Film Commission

Le informazioni raccolte dal finanziere riguardano i fondi al partito di Salvini. Il leader del Carroccio: "Ora vogliamo sapere chi sono i mandanti"

Di Redazione Cronache
Matteo Salvini
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Dossieraggio, tra i principali obiettivi c'era la Lega. Salvini: "Subito i mandanti"

L'inchiesta sul presunto dossieraggio che ha travolto tra gli altri anche il pm antimafia Antonio Laudati e il finanziere Pasquale Striano, si sta allargando a macchia d'olio, ora spunta anche una seconda talpa e dall'audizione di Cantone e Melillo si è capito che il giro di file scaricati è enorme, oltre 33mila. Ma ci sarebbe stato anche un obiettivo ben preciso, lo ha detto il procuratore di Perugia al Copasir: "La Lega". Stando a quanto sta emergendo dalle indagini, infatti, le informazioni raccolte dal finanziere Striano - riporta La Stampa - riguardano i fondi al partito di Salvini e ad esempio, l'inchiesta sulla Film Commission che coinvolse la Lega sarebbe uscita proprio dai file di Striano.

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Per questo adesso Salvini tuona e chiede di scoprire chi sia dietro a tutto questo. In altre parole - prosegue La Stampa - i magistrati perugini stanno lavorando per capire se il pm della Dna (Direzione nazionale antimafia) Antonio Laudati e il suo collaboratore, il finanziere Pasquale Striano, nel 2020 hanno realizzato un fascicolo falso oppure no. Il materiale da loro raccolto era suffragato da indagini oppure costruito ad arte? E cosa c’entrava la Dna con i fondi della Lega? Tutti interrogativi anora senza una risposta.

Intanto arriva immediata la reazione del vice premier Matteo Salvini: "Se è vero quello che dice Cantone, vogliamo sapere chi erano i mandanti, chi pagava, chi incassava su indicazione di chi, perché sta emergendo una cosa sconcertante che non ha precedenti". Il leader della Lega aggiunge: "Quello che emerge è gravissimo. Non solo per la politica, con la Lega che è la più colpita e diffamata in questi affari illeciti a quanto emerge. Ma anche per migliaia di italiani normalissimi, lavoratori, padri di famiglia, medici, avvocati, che per anni qualcuno è stato pagato coi soldi dei cittadini".

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