Dossieraggio, il caso Totti e la falla nel sistema anti-riciclaggio

Mesi fa avevo sollevato con grande preoccupazione il tema della sicurezza delle nostre strutture anti riciclaggio dopo i gossip inerenti a Totti

di Fabrizio Cicchitto
Cronache

Dossieraggio, a gennaio 2023 sollevai un pericolo per la sicurezza nazionale a causa della modalità di fuga di notizie ipersensibili su caso Totti- casinò

Il 10 gennaio 2023 veniva pubblicato dal Corriere dello Sport un articolo a mia firma in cui partendo dal caso Totti esprimevo forte preoccupazione rispetto al funzionamento di alcune strutture dello Stato.

“Francesco Totti - scrivevo -  è stato oggetto di un attacco che si è fondato su una fuga di notizie partita da qualcuna delle strutture che sovraintendono al controllo sul riciclaggio e non, come solitamente avviene almeno dal 92-94, ad opera di un pubblico ministero collegato a qualche cronista giudiziario”.

Siamo stati buoni profeti. Mesi fa abbiamo sollevato con grande preoccupazione il tema della sicurezza delle nostre strutture anti riciclaggio e del fatto che le notizie apparentemente attenenti al gossip inerenti Totti e alcuni casino’ erano frutto di visure illegittime di alcuni funzionari di queste  strutture e fatto ancora più grave erano finite sulla stampa.

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“Si tratta di dati ipersensibili - continuavo - che dovrebbero essere gestiti e trasmessi sempre con grande protezione per evitarne la conoscenza da parte dalle organizzazioni criminali esistenti in Italia”. Per questo ci siamo posti una domanda: “C’e’ una falla nel sistema anti riciclaggio per cui anche mafiosi e terroristi possono accedere ad informazioni anche assai delicate con enormi danni per la sicurezza dello Stato?”

E poi la domanda fondamentale è: “Chi ha fatto la visura su Totti accedendo illegittimamente al sistema che gestisce le segnalazioni sospette? Si tratta di un singolo funzionario dello Stato, si tratta di una operazione per cui si sparano notizie colpendo altri bersagli e puntando a togliere credibilità al sistema?”

L’inchiesta che ha preso avvio da notizie sensibili uscite su un giornale inerenti il ministro della Difesa Guido Crosetto sta confermando la fondatezza dei nostri sospetti e la pericolosità di una situazione che va assolutamente sanata”.

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