Maltempo Emilia Romagna, 14 morti. Migliaia di sfollati, scarseggiano i viveri

Circolazione tornata regolare sulle autostrade dell'Emilia Romagna. Il Nobel Parisi: "Tutta colpa della CO2". Video e foto della tragedia

Di Redazione Cronache
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Maltempo, le parole di Bonaccini in conferenza stampa

 

Maltempo, Curcio: "Ancora criticità nel soccorso: evacuazioni preventive e persone ai piani alti"

''Abbiamo ancora criticità di soccorso con evacuazioni preventive e soccorsi a persone che non hanno lasciato le abitazioni e si sono rifugiate ai piani alti''. Lo ha detto il capo Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, nel corso del punto stampa sul maltempo in Emilia Romagna.  ''Voglio dire grazie a sindaci, prefetti e presidenti di provincia perché queste attività vanno avanti ormai dal 2 maggio. Si tratta di eventi che si sono sviluppati con persistenza e classificati come rari. Non c'è memoria di eventi di questo tipo in passato''. Lo ha detto il capo Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, nel corso del punto stampa sul maltempo in Emilia Romagna.

Maltempo, Priolo (E-Romagna): "Chiediamo dl speciale e accedere al Fondo di solidarietà europeo"

"Abbiamo bisogno di fare la conta dei danni diretti all'agricoltura, per i cittadini e il patrimonio pubblico e anche dei danni indiretti. E' molto complesso, per questo siamo chiedendo al governo di procedere con un decreto legge speciale, ma anche di poter accedere al fondo di solidarietà internazionale europeo". Lo afferma la vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo a SkyTg24. "Gli sfollati sono circa 10mila", afferma spiegando che va fatta una distinzione tra gli sfollati che hanno case in pianura e quelli che risiedono in montagna. I primi sono circa "6-7mila" e sono "sfollati temporaneamente, per qualche giorno o settimana" infatti si conta possano rientrare nelle loro case "appena ripristineremo le abitazioni". Situazione "più delicata" per chi ha casa in zone di montagna dove "la situazione è più compromessa perché le frane sono difficili da ripristinare, abbiamo interi versanti venuti giù", spiega.

Maltempo, sale a 15mila il numero degli evacuati

Sale a oltre 15.000 il numero delle persone che hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell'alluvione in Emilia-Romagna. Gli interventi di assistenza alla popolazione, spiega la Regione, proseguono 24 ore su 24: sono 8.000 quelli che hanno già trovato accoglienza in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti).

Nel Ravennate scarseggiano cibo e acqua

Tra sfollati in centri di accoglienza e residenti costretti da tre giorni a rimanere in casa, diversi comuni dei 9 che compongono l'Unione della Bassa Romagna - 100 mila abitanti in totale su circa 100 kmq dei quali l'80-90 per cento alluvionati - sono alle prese con un grosso problema legato all'approvvigionamento di cibo e acqua, a partire dal comune più piccolo (Sant'Agata sul Santerno, meno di 3.000 abitanti) e forse il più colpito dall'alluvione su tutta la provincia di Ravenna tanto che i morti finora recuperati sono due. 

Maltempo, trovata a Faenza la 14esima vittima 

Un uomo di 84 anni e' stato trovato morto poco fa nel fango nel cortile di casa a Faenza, in zona stazione: la notizia e' stata data in diretta da "Mattino 5", dove e' ora collegato in diretta il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. 

Maltempo, Cdm martedì per primi provvedimenti urgenti

Il Consiglio dei ministri, convocato per le ore 11 di martedi' 23 maggio, sara' dedicato in larga parte ai primi urgenti provvedimenti relativi alla grave alluvione che ha colpito le popolazioni dell'Emilia-Romagna, e di alcune zone delle Marche e della Toscana. Oltre alla rimodulazione dell'ordinanza di Protezione civile, che aveva gia' dichiarato nei giorni scorsi lo stato di emergenza, con l'estensione del perimetro della relativa area, all'ordine del giorno ci sara' un decreto-legge con i primi stanziamenti e con la sospensione o proroga dei termini fiscali, contributivi, giudiziari e di altro tipo. Al termine del Cdm il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con i ministri aventi a vario titolo competenza per l'emergenza, incontrera' il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che sara' accompagnato da rappresenti delle parti sociali del territorio.

Maltempo, dopo Cdm martedi Meloni incontrerà Bonaccini 

Al termine del Cdm convocato per martedi' prossimo, con all'ordine del giorno i primi provvedimenti urgenti relativi alla grave alluvione che ha colpito le popolazioni dell'Emilia-Romagna, e di alcune zone delle Marche e della Toscana, informa una nota di Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con i ministri aventi a vario titolo competenza per l'emergenza, incontrera' il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che sara' accompagnato da rappresenti delle parti sociali del territorio. 

Alluvione in Emilia Romagna, i Vigili del Fuoco salvano bambini con l'elicottero. VIDEO

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Evacuazione totale di alcune frazioni a ridosso di Ravenna

Il Comune di Ravenna ha disposto l'evacuazione totale e immediata delle frazioni di Piangipane, Santerno e case sparse. Ha inoltre ricordato che è obbligatorio lasciare l'abitazione, fino a cessata esigenza. Per chi non disponesse di luoghi dove ripararsi, è stato istituito come punto di accoglienza, presidiato da apposito personale e attrezzato per offrire vitto e alloggio, il museo Classis di Classe in via Classense 29. Continua intanto a preoccupare la situazione a Fornace Zarattini, frazione alle porte della città romagnola, evacuata già da ieri mattina e ora allagata. 

A Cesena si canta "Romagna Mia" mentre si spala il fango. VIDEO

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Maltempo: circolazione tornata regolare su autostrade Emilia Romagna

Circolazione regolare durante la notte sulla rete autostradale in Emilia Romagna, anche sul tratto di SS9 tra Forli' e Faenza che ha raccolto il traffico fatto uscire dalla A14 per lavori di ripristino della sede stradale. Lo rende noto Viabilita' Italia, ricordando che la A14 e' stata ripaerta nel tratto Forli'-Cesena alle ore 06,30 ed e' transitabile grazie ad uno scambio di carreggiata con una corsia per senso di marcia. Si registrano 5 km di coda in direzione sud e 1 km direzione nord nei punti di restringimento delle due carreggiate.

E' ancora vigente il provvedimento del prefetto di Ravenna che ha disposto il divieto di circolazione dei veicoli commerciali con massa superiore a 5 tonnellate su tutte le strade comunali, provinciali e statali della provincia di Ravenna - fatta eccezione per le autostrade e gli itinerari alternativi, fino a cessate esigenze; sono esclusi dal divieto i mezzi di soccorso e in genere tutti quelli utilizzati dal sistema di protezione civile per fare fronte all'emergenza. Vigente ancora il divieto di circolazione per i veicoli di massa superiore alle 3,5 t sulla SS 3 bis Tiberina in direzione di Cesena: all'uscita di San Sepolcro tali mezzi vengono indirizzati in direzione di Arezzo sulla SS 73 per raggiungere la A1 e proseguire in direzione di Bologna. "Per gli automobilisti - ribadisce Viabilita' Italia - persiste la necessita' di non raggiungere le provincie di Forli'-Cesena e Ravenna dove la viabilita' secondaria e' ancora interessata dalla presenza di fango e di acqua e per lasciare libera la circolazione ai veicoli destinati al soccorso e al ripristino". 

Alluvione in Emilia Romagna, il video di un ristoratore completamente allagato

Maltempo, il Nobel Parisi: "Tutta colpa della CO2" 

Il disastro dell'Emilia Romagna allagata? "Eventi che dipendono dai cambiamenti climatici, dall'aumento della temperatura. E noi per combattere questi cambiamenti stiamo facendo davvero pochino" ma "dobbiamo abituarci". Lo sostiene in un'intervista al Corriere della Sera il Nobel per la fisica Giorgio Parisi, secondo cui le responsabilita' della situazione presente vanno attribuite alla "comunita' mondiale. Ma anche noi in Italia". Per Parisi non v'e' dubbio che i cambiamenti climatici dipendano dalle attivita' dell'uomo "per via delle emissioni di CO2" e quanti sostengono il contrario, i negazionisti del clima che "negano il nesso sono meno dell'1 per cento degli scienziati del campo".

Secondo il Nobel per la fisica "la storia della temperatura della Terra e' analizzata con notevole precisione. Anno per anno si conosce la temperatura media della Terra" e cio' starebbe a dimostrare che l'aumento della temperatura dipende dalla CO2 e non da fluttuazioni climatiche. E la media della temperatura che sale si ricava "dai cerchi che segnano i tronchi degli alberi, dai segmenti di carotaggi polari. Un aumento cosi' rapido della temperatura come negli ultimi 40 anni non si era mai visto", dice Parisi, per il quale "ci sono modelli dell'atmosfera estremamente precisi che paragonano quanto sarebbe stato l'aumento trascurabile forse nullo della temperatura senza CO2 e quello che abbiamo con la CO2".

Il risultato finale e' che "nelle regioni polari la temperatura e' aumentata di 3, anche di 4 gradi per via dell'aria calda che arriva dall'Equatore. All'Equatore va l'aria fredda che arriva dal nord. Succede quindi che sempre piu' aria calda va verso il nord e sempre piu' aria fredda verso il sud. Questa circolazione a cui non siamo abituati aumenta l'energia che si accumula nell'atmosfera e che si sfoga negli eventi estremi". Per evitare tutto questo bisogna assolutamente "realizzare un piano mondiale facendo un accordo climatico soprattutto con l'India e la Cina che insieme fanno quasi meta' dell'umanita'" tenendo conto che quest'ultimi "sono Paesi molto restii" e poi "con la Cina un accordo non puo' riuscire fino a quando si minaccia la guerra". Quanto all'Italia e a quel che puo' fare in concreto, Parisi conclude dicendo che si deve realizzare "una transizione energetica reale. Bloccare la nostra dipendenza dal gas, dal petrolio e passare alle energie rinnovabili". 

Maltempo, l'esperto: "Mancano casse di espansione, sono la salvezza"

"Abbiamo assistito a un evento eccezionale, ma dato che questi fenomeni diventeranno sempre più frequenti, dovremmo considerarlo come nostro nuovo punto di riferimento. E, quindi, adeguare i nostri sistemi di protezione". Lo dichiara in un'intervista a Repubblica Armando Brath, docente di Costruzioni Idrauliche dell’Università di Bologna e presidente dell’associazione Idrotecnica Italiana, uno dei massimi esperti in materia di casse di espansione. E sul tema ha pochi dubbi: "Il loro numero è insufficiente. In Emilia sono stati attrezzati i grandi affluenti del Po, mentre la Romagna è quasi completamente scoperta". "Ne andrebbero realizzate o completate anche altre, ad esempio sul Sillaro e sul Lamone, adeguando le progettazioni alle nuove esigenze. Se vogliamo provare a contenere fenomeni simili, tutti i principali corsi d’acqua romagnoli devono essere dotati di infrastrutture di questo tipo", spiega. 

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