Esselunga, plastica dura nell’insalata. “Per poco non mi rompo un dente”
Un cubetto di plastica di circa un centimetro nell'iceberg dell'Esselunga: l'episodio a Cologno Monzese
Esselunga, un cubetto di plastica di circa un centimetro nell’insalata: disavventura per una 30enne di Cologno Monzese
Poteva finire peggio, ma per fortuna G.E., una ragazza di 30 anni residente a Cologno Monzese, quel cubetto di plastica non l'ha ingerito perché si è accorta in tempo, durante la masticazione, che quel corpo estraneo non aveva proprio niente a che vedere con l'insalata che aveva appena condito.
"Per poco non mi rompeva un dente - ha dichiarato G.E. - e quando ho preparato l'insalata non mi sono accorta della presenza di quel cubetto. Dopo il ritrovamento ho avuto il timore che potesse addirittura essere qualcosa di tossico, magari in grado di contaminare il contenuto del piatto che in parte ho consumato".
E' accaduto la sera di mercoledì 5 ottobre alle 20 e la ragazza, dopo il ritrovamento di quel non meglio identificabile oggetto contenuto in una busta di insalata "Iceberg", acquistata lo stesso pomeriggio presso lo store Esselunga di viale Lombardia a Cologno Monzese, ha contattato sia l'Esselunga di Cologno, che il Servizio Clienti Esselunga per informare dell'accaduto.
Esselunga è subito intervenuta attivando le procedure di sicurezza attraverso i protocolli previsti in questi casi, chiedendo a G.E. di consegnare il corpo estraneo trovato all'interno del prodotto e la busta vuota dell'insalata, per poter risalire al lotto di provenienza e dare inizio così ai controlli e alle verifiche più pertinenti e approfondite in merito alle varie fasi di lavorazione dell'insalata.
"A seguito della segnalazione sono state attivate le procedure di verifica presso il fornitore responsabile della produzione - ha poi dichiarato Esselunga in un comunicato stampa - La qualità dei prodotti e la tutela dei consumatori sono una nostra priorità. Sarà eseguita un’indagine volta a comprendere la natura e l’origine del corpo estraneo rinvenuto e valutare le cause della sua mancata intercettazione nelle fasi di preparazione e controllo. Il nostro servizio clienti, con il quale è già stato avviato il contatto, fornirà ulteriori riscontri".
E' superfluo sottolineare che casi del genere non devono e non possono verificarsi e, pur comprendendo che nelle varie fasi di lavorazione dei prodotti alimentari possano verificarsi rotture di macchine imbustatrici o quant'altro, viene da chiedersi che cosa sarebbe accaduto se, al posto di una ragazza attenta e concentrata, quel cubetto di plastica dalle dimensioni di circa 1 centimetro, fosse finito nel piatto di un bambino (o di un anziano), particolarmente vorace o più distratto.
Fortunatamente però in questo caso, a parte uno spavento e una successiva preoccupazione, non ci sono state conseguenze. Starà ora ad Esselunga scoprire come e perché quel corpo estraneo sia finito nella busta di insalata "Iceberg", e se altre confezioni dello stesso lotto rappresentino, o meno, un rischio per la salute dei consumatori.