Festini erotici a Genova, una delle ragazze rivela: "Vassoi pieni di cocaina"
Una delle ragazze ingaggiate ai party rivela dettagli nascosti inerenti ai party a base di cocaina in cui sarebbe spuntato anche il nome di Alessandro Piana
Festini erotici a base di cocaina a Genova, parla una delle ragazze ingaggiate ai party
“La droga girava sempre, c’erano dei vassoi dove veniva servita la cocaina”. A rivelare nuovi importanti dettagli alla Verità è proprio una delle ragazze presenti ai party erotici a Genova in cui sarebbe spuntato anche il nome del vicepresidente della Regione Liguria, Alessandro Piana.
“Io insieme a un’altra ragazza siamo finite a questa festa, che ci era stata presentata come una festa normale”, racconta ancora la ragazza che, per tutelarsi, ha preferito non rivelare il proprio nome. “Abbiamo giocato a biliardo”, continua, “poi dopo un paio di ore abbiamo visto che iniziavano a esserci cose strane e io e un’altra ragazza ci siamo fatte chiamare un taxi e ce ne siamo andate. Avevamo capito che c’era un andazzo strano”.
“Ho visto che iniziavano a fare uso di sostanze stupefacenti e io ho il terrore di queste cose”, racconta alla Verità. “Ho compreso che non era una festa dove si beve, si balla e ci si diverte…”. Nell’ordinanza è contestata agli indagati anche lo sfruttamento della prostituzione per le presunte prestazioni della ragazza.
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Riguardo ai soldi ricevuti, invece, la ragazza spiega: “Jessica mi ha dato 200 euro, ma solo perché ero andata alla festa. Non per fare sesso”. “Io stavo facendo una partita a biliardo con la mia amica G.”, spiega, “e sentivo che stavano iniziando a giocare a Obbligo e verità, E. stava chiacchierando e bevendo”.
Ma come faceva la ragazza, la quale ha deciso di rivelare importanti nuovi dettagli sul caso, a essere entrata in questo giro di festini erotici? “Ho conosciuto Rosolani tramite alcune amiche. Un paio di volte sono stata a casa sua a Quarto. Li prevalentemente sono andate G., V., A. ed E.”.
Poi, come scrive La Verità, spiega: “lo li ho soltanto fatto poche serate, ma la droga girava sempre e partecipavano molte persone. C’erano dei vassoi dove veniva servita la cocaina; si poteva scegliere se assumerla pura o tagliata con la mannite”, rivela la ragazza. “Preciso che questi vassoi venivano tenuti sempre da Christian il quale, ogni volta che lo stupefacente finiva, lo procurava di nuovo. Ho visto che andava a prenderlo in camera sua all’ultimo piano della villa”.
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“La seconda volta che ho partecipato”, continua, “la festa è durata fino alle cinque del pomeriggio ed in quella occasione le persone che partecipavano facevano 30-40 sniffate di cocaina”. Secondo il racconto della giovane, “le feste si svolgevano su tutti i piani della casa e veniva sempre fatto il gioco Obbligo o verità a sfondo sessuale oppure il gioco di uno con le carte, sempre a sfondo sessuale” e Cristilli “distribuiva lo stupefacente a me e a C., non erano dei grandi quantitativi, giusto quello che serviva per essere sciolte coi clienti”, spiega infine la ragazza alla Verità.