Foggia, la moglie del killer: "In mia assenza avvicinava e toccava Gessica"
Tefta Malaj: "Io e mia figlia eravamo intenzionate a denunciarlo. Lei si vergognava di farlo sapere. Ha inscenato tutto, non c'era niente tra me e il vicino"
Strage Foggia, Tefta: "Stavamo per denunciarlo per questo l'ha fatto"
Continuano ad emergere retroscena sulla strage di Frattamaggiore in provincia di Foggia, dove Taulant Malaj ha ucciso a coltellate il presunto amante della moglie e la figlia di 16 anni Gessica, ferendo anche la moglie Tefta. Proprio lei adesso svela altri dettagli. Tefta Malaj dice a Repubblica che suo marito Taulant l'ha abusata e picchiata. E aggiunge che non c’è stata mai alcuna relazione clandestina tra lei e il vicino di casa Massimo De Santis. La sera della strage di Torremaggiore gli ha detto che lo avrebbe denunciato. E questo avrebbe scatenato la sua ira. Per la donna, "Taulant ha inscenato tutto". E lo ha fatto perché "io e mia figlia eravamo intenzionate a denunciarlo. Mia figlia due anni fa, quando aveva 14 anni, ha subito abusi sessuali da mio marito. Approfittava della mia assenza per avvicinarla e toccarla. Ma gli approcci erano anche verbali".
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Tefta poi svela: "Mia figlia Gessica mi raccontava delle molestie, ma io - racconta la donna a Repubblica - non le credevo. Poi ho iniziato a indagare e ho scoperto tutto. Ma lui mi ha picchiata. Lo aveva fatto già altre volte prima di scoprire gli abusi. L'ho anche cacciato di casa per una settimana. Però poi è tornato". La figlia, dice, "si vergognava. Per questo non lo abbiamo denunciato. Temeva che la voce potesse circolare in paese ma sia io che lei ci stavamo convincendo". La sera dell’omicidio lei lo ha detto al marito: "Mia figlia un giorno o l'altro ti denuncerà". Per questo ha fatto installare le telecamere in soggiorno e in camera da letto: "L'ho fatto per controllarlo. Lui si avvicinava a lei quando io non c’ero".