Cronache

Emanuela Orlandi, una storia così oscura da sembrare un film horror

Di Giuseppe Vatinno

La procura di Roma riapre l'inchiesta sul giallo più complesso d'Italia per la terza volta. Collegamenti con i casi di Katy Skerl e Mirella Gregori

Emanuela Orlandi, la procura di Roma riapre l'inchiesta su uno dei casi più inquietanti d'Italia

La vicenda di Emanuela Orlandi è uno dei gialli più persistenti della storia italiana. Una vicenda oscura, tenebrosa, dai risvolti inquietanti che sembra più un film horror che una vicenda reale. Servizi segreti, banda della Magliana, Vaticano e una ragazza adolescente, il tutto sullo sfondo dell’attentato a Papa Wojtyla di Ali Ağca dei “lupi grigi”. E poi una pista pedofila ed una cassetta audio che pare tratta da un film porno ma potrebbe essere reale. Ne abbiamo parlato qui qualche giorno fa: Orlandi, la proposta di FdI per limitare i tempi della commissione d'inchiesta.

Una storia incredibile che ha visto la scomparsa di una ragazza di soli 15 anni, cittadina vaticana. Era il 22 giugno del 1983, in pieno solstizio d’estate, quando Emanuela scomparve dopo una lezione di flauto, strumento che suonava presso la Chiesa di Sant’Apollinare a Roma. Da allora il fratello Pietro Orlandi le ha provate tutte, ma senza successo, fin quando, come accaduto con la vicenda di Ilaria Cucchi, le cose si sono smosse dal loro torpore. Evidentemente insistere premia. Lo scorso gennaio il Vaticano aveva riaperto l’inchiesta ed ora la notizia tanto attesa: anche la procura di Roma ha riaperto l’inchiesta, dopo che le due precedenti condotte nel 1983 – 1997 e nel 2008 – 2015, erano state archiviate.