Il Veneto sotto i colpi della grandine: forti danni all'agricoltura
Una tempesta si è abbattuta nella zona della Val Liona, devastando campi e frutteti. L'allarme di Coldiretti Vicenza: "E' andato in fumo un anno di lavoro"
Violenta grandinata in Veneto: danni significativi all'agricoltura e alle infrastrutture
Un'impressionante grandinata si è abbattuta nella giornata di ieri, 25 aprile, sul Veneto, e in particolare sul vicentino, "imbiancando" letteralmente le strade e provocando danni significativi non solo a campi e frutteti, ma anche a infrastrutture. Tra le aree più colpite la Val Liona.
A lanciare l'allare Coldiretti Vicenza, secondo cui "la caduta della grandine nelle campagne è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. La grandine colpisce i frutticini proprio nei primi giorni di formazione, in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli fino a impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione".
Un evento climatico avverso che si ripete sempre più spesso, ma a cambiare è adesso la dimensione dei chicchi, che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni, con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio, perfino più grandi di una palla da tennis.
"Nelle zone interessate dal maltempo sono in corso le verifiche dei danni - spiega Coldiretti Vicenza - e l'aggravarsi delle perdite provocate dalla persistente siccità e dalle gelate notturne hanno mandato in fumo nelle aziende interessate fino al 70% di gemme e piccoli frutti. Se pioggia e neve sono attese per ripristinare le scorte idriche in laghi, fiumi, terreni e montagne, i forti temporali con precipitazioni violente, soprattutto se accompagnati da grandine, peggiorano la situazione anche con frane e smottamenti, poichè i terreni secchi non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento".
Ma anche i cambiamenti climatici in atto non possono non destare preoccupazione. "Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici. L'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che - conclude Coldiretti Vicenza - si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne".