Graviano da latitante a Milano 3 sotto l'attico di Confalonieri. Il report Dia

Il boss dice di essere stato nel 1993 al secondo piano del palazzo Alberata. Il sesto era del manager della Fininvest. Il contenuto dell'informativa della Dia

Fedele Confalonieri e Silvio Berlusconi (LaPresse)
Cronache

Gli intrecci tra Graviano, Milano3 e la galassia Berlusconi

Novità sul sempre opaco intreccio tra Giuseppe Graviano e il mondo intorno alla Fininvest. Una vicenda di cui si è tornati a parlare tantissimo dopo le rivelazioni di Baiardo a Non è l'Arena, la seguente chiusura del programma di Massimo Giletti e, ovviamente, l'arresto di Matteo Messina Denaro. Oggi il Fatto Quotidiano riporta il contenuto dell'informativa della Dia del 9 marzo 2022.

Secondo quanto scrive Marco Lillo, Giuseppe Graviano ha utilizzato – secondo i suoi racconti sottoposti al riscontro della Dia – durante la latitanza nel 1993 un appartamento a Milano 3". Secondo il Fatto, "la Dia dedica un paragrafo a una circostanza inedita e senza alcun rilievo penale: un altro appartamento del medesimo palazzo era in quegli anni di proprietà di Fedele Confalonieri e della moglie, che lo avevano comprato a maggio 1991 e affittato subito, sin dal settembre 1991, a un tal G.M., senza mai abitare lì. Vicenda che nulla c’entra con Graviano".

"Il proprietario, Corrado Cappellani, ha raccontato al Fatto (e alla Dia) che lui non conosceva gli inquilini ma affittava mediante la Edilnord, società del gruppo dei Berlusconi che ha costruito Milano 3. Il proprietario quindi non avrebbe trovato lui l’affittuario nel 1993. L’attico di Confalonieri invece era una casa ben diversa dall’appartamentino descritto dal boss: sesto e ultimo piano, nove vani catastali, 179 metri quadrati più terrazza e box. Quindi, dopo un esame che prende un paio di pagine, è stato ‘scartato’ dalla Dia".

Come spiega il Fatto, la circostanza non ha rilievo penale, "ma fa riflettere sull’attitudine di Graviano a stare sempre in zone in cui c’era una sorta di ‘profumo di Berlusconi’. A leggere le informative della Dia che Il Fatto sta pubblicando si scopre che nel 1993 Graviano fa il Carnevale a Venezia quando lo organizza il gruppo Berlusconi (Publitalia Grandi Eventi) e –secondo la Dia –c’era in città anche Marcello Dell’Utri con altri manager del gruppo; ai primi di agosto è a Forte dei Marmi, dove per la Dia ad agosto in alcuni giorni c’erano i familiari di Dell’Utri; poi va in Sardegna, dove tra fine agosto e i primi di settembre fa capolino Marcello. Ora scopriamo che si autocolloca in un appartamento di Milano3, residence simbolo del berlusconismo immobiliare. Insomma, Berlusconi doveva essere un chiodo fisso per il boss", conclude il Fatto.

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