“Grillo jr? La mia vita sconvolta”. La presunta vittima di stupro in lacrime

Roberta e Silvia, le due ragazze presunte vittime di violenza sessuale di gruppo da parte del figlio di Beppe Grillo, sono oggi in Aula

Di Redazione Cronache
Ciro Grillo
Cronache

Processo Grillo Jr, a sorpresa in aula la presunta vittima di stupro Silvia: "Ora devo davvero farmi forza"

Per la prima volta si è presentata oggi in aula a Tempio Pausania Silvia, studentessa italo-norvegese che ha puntato il dito contro il figlio di Beppe Grillo, Ciro e i suoi amici Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia per violenza sessuale di gruppo. Insieme a lei l’amica Roberta (entrambi i nomi sono di fantasia), che proprio oggi sarà interrogata. “Ora devo farmi davvero forza” ha detto Silvia al suo legale, Giulia Bongiorno, prima di entrare in Tribunale. 

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Tre dei ragazzi (Corsiglia escluso) sono chiamati in causa con il reato di violenza sessuale di gruppo per aver scattato fotografie e girato un breve filmato in pose e atteggiamenti sessualmente espliciti accanto a Roberta che dormiva sul divano e che non si è accorta di nulla. 

Processo Grillo Jr, la presunta vittima di stupro Roberta scoppia in lacrime: "La mia vita è sconvolta"

E proprio lei, Roberta, ha ripercorso la serata e la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 davanti al Procuratore capo di Tempio Pausania Gregorio Capasso. La ragazza milanese, che oggi ha 23 anni, come si apprende  starebbe facendo un resoconto "preciso e puntuale".  Ma è anche scoppiata in lacrime in aula durante il controesame, proprio nel ripercorrere quella notte: "La mia vita è sconvolta", ha ripetuto a lungo. Poi il Presidente Marco Contu ha sospeso per venti minuti l'udienza.

Fuori dall'aula, l'avvocata Giulia Bongiorno, che difende l'altra presunta vittima, la giovane italo-norvegese, ha detto: "E' stata una udienza a tratti drammatica, perché per la prima volta abbiamo avuto la ricostruzione, dalla viva voce di una delle protagoniste di quello che è accaduto - dice la legale - Drammatica perché per la prima volta il Tribunale ha potuto vedere e non solo leggere sui giornali, il dolore e la sofferenza delle ragazze. Oggi non è stata ascoltata la mia assistita, ma di fatto il testimone chiave è proprio questa ragazza, che è stata particolarmente efficace e lucida. E ora ha dovuto interrompere perché ha parlato del suo sconvolgimenti di vita". "Ha messo una pietra angolare direi sulla ricostruzione della vicenda", ha detto. E ha spiegato che la giovane ha iniziato a piangere quando "ha dovuto ricostruire quello che le è successo".

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