Ibrahim Konate, la storia di un migrante

Arrivato in Italia dalla Costa d'Avorio, aveva un sogno ma è stato ucciso da un tumore a soli 22 anni

Cronache

Ibrahim Konate voleva una casa per la sua famiglia e far studiare il fratellino, ma un tumore lo ha ucciso 

Ibrahim Konate aveva 22 anni, sogni da realizzare, una intera vita davanti a sé, ma un tumore lo ha ucciso. Era arrivato a Pescasseroli, in provincia dell'Aquila in Abruzzo, nel 2017, dopo un lungo viaggio che dalla Costa d'Avorio lo aveva portato in Italia.

Per più di tre decenni dopo l’indipendenza (1960) la Costa d'Avorio ha attraversato un periodo di  stabilità politica e di straordinario sviluppo economico, seguita da un decennio di instabilità e di crescenti difficoltà economiche, concluso con un colpo di Stato nel 1999 e dallo scoppio della guerra interetnica tra Nord e Sud (2002) che ha precipitato il paese in un caos dal quale non è ancora del tutto uscito. 

Per questi motivi Ibrahim ha lasciato il suo paese e ha raggiunto l'Italia. La sua è la storia di un migrante che ha vissuto gli orrori di viaggiare su un barcone straripante di persone, molte delle quali non sono riuscite ad arrivare alla terraferma, perchè morte prima. A Pescasseroli è stato accolto dall'associazione Terra di Domani.

Il sogno di Ibrahim era il sogno di tutti: una casa per la sua famiglia e permettere al fratellino di studiare.  

Si era diplomato presso l'Istituto tecnico agrario di Castel di Sangro. Aveva preso la patente e giocava a calcio. Un ragazzo come tanti, vivace, educato - non finiva mai una conversazione senza dire grazie -, dedito al lavoro. E proprio al lavoro in un'azienda di arredamento si è sentito male per la prima volta.

In ospedale il verdetto: un tumore raro e aggressivo, l'asportazione della milza, l'inizio della chemioterapia e il decesso. Ibrahim aveva bisogno di un trapianto di midollo. 

Il ragazzo è stato sepolto nel cimitero comunale di Borgo San Lorenzo, dov'era andato per lavorare, grazie all'interessamento dell'assessore Carlotta Tai. Alla cerimonia funebre, con rito musulmano, ha partecipato anche l'assessore comunale, Francesco Paglia, insieme ad alcune associazioni.

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