Ick, se c'è tra due partner è la fine: quando un gesto diventa insopportabile
Si traduce "che schifo" e indica il fenomeno di reazione di fronte a un atteggiamento ritenuto insopportabile
'The Ick' significa "il male", infatti rappresenta tutto ciò che disgusta e infastidisce in modo repentino e penetrante
Si scrive #ick, si traduce "il male" ma significa "che schifo" e indica tutto ciò che ci infastidisce o disgusta in modo insopportabile. L'hashtag da oltre 128 milioni di visualizzazioni su TikTok è molto popolare sui social e sintetizza quel fastidio improvviso provocato da un gesto o un atteggiamento che irrita a tal punto chi vi assiste da portarlo, nel caso in cui tra le due persone intercorra una relazione amorosa, a decidere di troncarla immediatamente. O, per chi si incontra per la prima volta, a stroncarla sul nascere.
Ick, si traduce "che schifo" e indica le situazioni più disparate dalla risata esagerata al modo di mangiare
Le cause sono molteplici, spiega Dagospia, da una risata esagerata, al rumoroso modo di mangiare, la ricerca asfissiante di contatto fisico o al contrario la ritrosìa eccessiva. Tutto ciò che può portare l'attrazione a trasformarsi in repulsione.
Ick, le donne le più colpite dal fenomeno registrato da TikTok
Secondo Francesca Andronico, responsabile Network degli psicologi-Ordine Psicologi del Lazio, intervistata da Dagospia, sono le donne quelle che si lasciano maggiormente frenare dall'ick e che al primo fastidio decidono di tirarsi indietro. Le motivazioni principali di questa reazioni, secondo la psicologa, sarebbero la paura di legarsi a un'altra persona (atteggiamento difensivo), un'altra causa sono i ritmi veloci della società di oggi per cui non si ha più la pazienza di accogliere l'altro, anche con i suoi difetti. Poi, c'è la distanza tra immagine ideale e figura reale: spesso si ha un'idea precostituita del partner che si vorrebbe.
Ick, cosa succede a chi viene lasciato?
Chi si ritrova vittima della reazione di disprezzo del partner vive l'esperienza in modo traumatico, conclude la psicologa, che a fronte del disagio potrebbe reagire chiudendosi in se stesso o facendo lo stesso ad altri, "in un loop infinito".