Il caso della ragazza tavolino alla festa. "Mi hanno pagata 150 € all'ora"

Una delle hostess esce allo scoperto: "Per me nessun problema, non indignatevi al posto mio". Poi svela: "C'era anche un ragazzo pavone..."

Di Redazione Cronache
Ragazza tavolino
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Verona, la ragazza tavolino e le polemiche. Ma lei: "Così mi sono pagata l'università"

Scoppia una nuova bufera, dopo la ragazza cioccolato è il turno della ragazza tavolino. Una festa tra industriali a Verona diventa un caso. Durante una cena di gala, che forse tanto gala non era, alla Gran Guardia in onore dei 75 anni del Consorzio Zari, per appoggiare i bicchieri non c'erano i classici tavolini, ma "ragazze tavolino", giovani modelle - si legge su La Stampa - munite di gonna rigida su cui appoggiare i calici. Al gran galà c’era tutta buona società: industriali, imprenditori, signore eleganti, il sindaco Damiano Tommasi e la vicesindaca Barbara Bissoli che, inorridita alla vista delle ragazze tavolino, ha parlato di donne oggetto, patriarcato, misoginia.

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Bissoli, anche assessore alla Parità di Genere, ha definito il fattaccio "un’oggettificazione della donna che va ad alimentare una cultura misogina e patriarcale che, con grande impegno, stiamo cercando di eliminare". Michelle Pellegrinelli, una delle ragazze tavolino, ha detto di aver percepito centocinquanta euro per un'ora di lavoro. C’era anche un ragazzo vestito "come una sorta di pavone". La ragazza in questione, in un'intervista rilasciata a Repubblica si è definita “un’artista”, che l’ha fatto per pagarsi l’università e soprattutto dice che non si è sentita né mercificata né sfruttata perché altrimenti se ne sarebbe andata. Poi aggiunge: "Non serve che gli altri si indignino al posto mio".

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