Il marò Latorre adesso fa causa allo Stato. Imbarazzo per Meloni e la destra

Uno dei due ufficiali di marina detenuti in India per l'omicidio di 2 pescatori (poi assolti), chiede milioni di risarcimento allo Stato

Cronache

Il marò Latorre chiede milioni di risarcimento danni allo Stato italiano

Il caso del marò Massimiliano Latorre che ha deciso di fare causa allo Sato, reo di non averlo protetto rispedendolo in India, rischia di creare imbarazzo al nuovo governo a guida Meloni. La premier e in generale la destra, - si legge sul Fatto Quotidiano - ha sempre considerato il caso un'ingiustizia e uno smacco per l'Italia. "Ci siamo battuti per i 2 servitori della Patria, detenuti in India ingiustamente", ripeteva Meloni nei suoi comizi. La storia è nota: arrestati per aver ucciso due pescatori indiani durante una missione a bordo della petroliera italiana Enrica Lexie nel 2012, Latorre e Girone furono detenuti in India per 106 giorni, poi rimandati in Italia e di nuovo rispediti nel Kerala e infine archiviati, lo scorso giugno, dal giudice di Roma, dopo un complesso arbitrato internazionale all’Aja, che aveva consentito di processarli nel nostro Paese.

Ora - prosegue il Fatto - il lungotenente Latorre, impiegato allo Stato maggiore, chiede milioni di euro di danni al governo italiano: perché lo rimandò in India dove rischiava la pena di morte ed ebbe anche un gravissimo ictus; perché un decennio di processi gli ha impedito di fare carriera, di mettere su famiglia e per diversi altri motivi. Anche il sergente Salvatore Girone, 44 anni e tuttora in Marina, potrebbe agire legalmente: “Abbiamo scritto una lettera alla Marina chiedendo di riparare al sacrificio patito da Girone, con toni amichevoli, ma è arrivata una risposta negativa di una sola riga. Ora stiamo valutando”, spiega il suo avvocato.

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