Il Natale solidale di Oxfam: "Incarta il presente, regala un futuro"
Una piccola donazione per intervenire nelle più gravi emergenze del nostro tempo
Oltre 1.000 volontari saranno presenti negli store Coin, Mondadori, Toys Center, Euronics, Tigotà, Bimbostore, Libraccio di 18 Regioni
Torna anche quest’anno il Natale solidale di Oxfam Italia con l’iniziativa Incarta il presente, regala un futuro. Per intervenire nelle più gravi emergenze del nostro tempo, dal 3 al 24 dicembre sarà possibile farsi impacchettare i regali di Natale in oltre 250 punti vendita di tutta Italia in cambio di una donazione, sostenendo la risposta di Oxfam per combattere le disuguaglianze e la mancanza diacqua pulita, cibo e beni di prima necessità in Paesi poverissimi e spesso colpiti da sanguinosi conflitti.
Sarà inoltre possibile sostenere i progetti volti a garantire un'educazione inclusiva ai ragazzi che nelle “periferie” delle nostre città rischiano direstare indietro e abbandonare gli studi (è il fenomeno della dispersione scolastica), dopo i due anni durissimi della pandemia e alle prese oggi con la crisi economica.
Ciascuna donazione a Oxfam in cambio dell'impacchettamento dei regali di Natale contribuirà ad assicurare acqua pulita, servizi igienico-sanitari, cibo e beni di prima necessità nelle aree del mondo più vulnerabili, messe in ginocchio da anni di guerra, dal cambiamento climatico, dalla pandemia e oggi dall' inflazione e dalla crisi economica.
La tragica situazione dello Yemen
Sono tante le emergenze umanitarie, spesso dimenticate, che rischiano di trasformarsi in vere e proprie catastrofi. Come in Yemen, dove la popolazione, a quasi 8 anni dall’inizio del conflitto, deve fare i conti con l’aumento dei prezzi dei beni alimentari, accelerato dagli effetti della crisi ucraina, con almeno metà della popolazione che soffre di insicurezza alimentare, 2 milioni di bambini colpiti da malnutrizione acuta e oltre 6 milioni dipersone sull’orlo della carestia.
Nel paese, dove si è ripreso a combattere dallo scorso ottobre dopo una tregua durata appena 6 mesi, si sta inoltre riaffacciando l’incubo del colera e il tasso di vaccinazione per il Covid19 è ancora bassissimo: solo metà delle strutture sanitarie sono in funzione e quasi 18 milioni di uomini, donne e bambini non hanno accesso all’acqua pulita e a servizi igienico-sanitari adeguati.
In Nepal Oxfam lavora per promuovere l’educazione inclusiva delle bambine e prevenire la violenza di genere e i matrimoni precoci.
Un gesto concreto contro la dispersione scolastica e la povertà educativa
In 64 librerie Mondadori nelle principali città italiane, sarà possibile sostenere il lavoro di Oxfam per garantire equità e pari opportunità di accesso e successo scolastico agli studenti che rischiano di lasciare la scuola.
Dall’inizio della pandemia Oxfam è impegnata a contrastare l’abbandono scolastico e la povertà educativa, migliorando l’accesso ai servizi socio-educativi per le famiglie in grave difficoltà economica, oggi alle prese con l’impatto sempre più forte del “caro vita”.
I progetti per l’anno scolastico in corso riguardano oltre 30 scuole, più di 3 mila studenti e centinaia di docenti e prevedono la collaborazione di partner locali e nazionali, istituzioni e realtà del terzo settore.
Studenti e docenti avranno così la possibilità, frequentando laboratori e corsi, di sperimentare nuove pratiche didattiche volte a rafforzare le competenze scolastiche, eliminare le disuguaglianze di genere nelle scuole e sviluppare saperi digitali.
Per favorire l’inserimento scolastico dei ragazzi ucraini arrivati in Italia, Oxfam ha inoltre avviato un servizio di mediazione linguistica e accompagnamento in 15 scuole primarie e secondarie.
Pierluigi Fabiano, responsabile del progetto per Oxfam Italia, ha detto: "Nel nostro paese moltissime famiglie fanno fatica a non cadere in povertà, altrove le comunità dipendono interamente dagli aiuti umanitari. Per questo anche un piccolo gesto può fare la differenza.
Con un’offerta di 2 euro, ad esempio, potremo garantire a una famiglia yemenita acqua pulita per bere, cucinare, lavarsi per una settimana. Questo Natale facciamo appello alla solidarietà di tutti, perché solo insieme potremo superare questo momento”.