Politica
Governo, Meloni non sostituirà Forza Italia con Calenda. Solo le urne se...
Manovra e governo, fonti ai massimi livelli di Fratelli d'Italia... Inside
Se Forza Italia passa all'opposizione ci sono solo le elezioni. Inside FdI
Carlo Calenda si dice addirittura "affascinato" da Giorgia Meloni. E anche da Matteo Renzi, altro leader del cosiddetto Terzo Polo centrista, arrivano parole al miele sulla presidente del Consiglio. Ed è così che i giornaloni scrivono fiumi di inchiostro per ipotizzare scenari futuri e futuribili, tra veline passate da onorevoli e fantapolitica frutto di giornalisti che in qualche modo devono riempire ogni giorno le pagine dei loro quotidiani. Qual è la verità? Dove può portare il dialogo tra Azione-Italia Viva e la premier iniziato sulla Legge di Bilancio?
Affaritaliani.it ha posto questi interrogativi a chi è tutti i giorni è a stretto contatto con Meloni e la risposta che arriva è sempre la stessa: "Politicamente, da nessuna parte". Fonti ai massimi livelli di Fratelli d'Italia spiegano che l'atteggiamento del governo, e in particolare del capo del governo, è lo stesso di quando erano all'opposizione. Cercare una collaborazione sui provvedimenti, ascoltare ed eventualmente recepire miglioramenti. Come potrebbe accadere ad esempio con Calenda sulla revisione del reddito di cittadinanza con "aggiustamenti" in Parlamento rispetto a quanto scritto nell'ultima bozza della manovra.
"Quando eravamo all'opposizione Conte era totalmente sordo, non ci riceveva nemmeno. Con Draghi un minimo di dialogo riuscivamo ad averlo. Ora, che siamo al governo, ascoltiamo tutti. O almeno chi ha qualcosa da dire e non fa un'opposizione precostituita", spiegano sempre dai piani alti di FdI. E' evidente, poi, che dietro le quinte il "gioco politico" che fa comodo a Palazzo Chigi è quello di dividere il fronte delle opposioni. Avere tre minoranze divise e litigiose aiuta l'esecutivo nel suo cammino e nella sua azione, sia agli occhi dell'opinione pubblica sia nei lavori parlamentari. Quindi ben venga l'atteggiamento di Calenda che altro non fa che far innervosire Pd e soprattutto Movimento 5 Stelle.
Attenzione, però, perché dall'entourage della presidente del Consiglio non hanno alcun dubbio: "Non esiste né in cielo né in terra l'ipotesi di sostituire Forza Italia con Azione-Italia Viva". E non perché i numeri sarebbero estremamente risicati, ma perché "ci siamo presentati con il Centrodestra alle elezioni e così si va avanti". FdI non ritiene possibile e non vede un'implosione di Forza Italia, nonostante qualche ruggine e qualche incomprensione, ma anche se - ipotesi di scuola - il partito fondato da Silvio Berlusconi dovesse passare all'opposizione "l'unica soluzione sarebbero le elezioni. La parola tornerebbe ai cittadini immediatamente (e visti i sondaggi con FdI oltre il 30% a Meloni andrebbe di lusso)" in quanto - sottolineano in coro e con forza dal partito di maggioranza relativa - "la coerenza e il rispetto del mandato degli elettori è stata sempre la nostra bussola, insieme al categorico no a qualsiasi gioco di Palazzo".
Bene dunque il dialogo nel merito con Calenda, ma nonostante sia stato "affascinato" da Meloni, non ci sarà alcun matrimonio (politico si intende). Altro discorso è un evetuale soccorso ma su singoli provvedimenti, sempre nel merito, soprattutto nel caso in cui - ad esempio sulla manovra - Lega e Forza Italia dovessero impuntarsi su alcuni temi come flat tax e pensioni minime.