Il Papa da Fazio: "Dimettermi? Una possibilità. Le coppie gay vanno benedette"
Il Pontefice parla anche dei tanti conflitti in corso: "Dietro le guerre c’è il commercio delle armi"
Papa Francesco: "Solo una volta nella mia vita ho negato il perdono a qualcuno..."
Papa Francesco torna ad evocare la parola dimissioni. Il Pontefice, ospite da Fazio a Che Tempo Che Fa non chiude alla possibilità di fare un passo indietro, ma dice: "Al momento non è al centro dei miei pensieri questa ipotesi". Il Papa ne parla a cuore aperto. "Le dimissioni non sono un pensiero, né una preoccupazione, né un desiderio. Ma sono una possibilità, aperta a tutti i Papi. Sono ancora vivo", ha detto con il suo solito umorismo il Pontefice, "finché mi sento di servire, vado avanti", se questo dovesse cambiare, ammette, "sarà da pensarci". Francesco ha parlato a lungo di guerra, della possibilità degli uomini di scegliere tra bene e male, ma anche della possibilità di perdonare. "Tutti i giorni chiamo la parrocchia di Gaza e mi dicono le cose terribili che succedono. Quanti arabi morti e quanti israeliani morti, due popoli chiamati ad essere fratelli autodistruggendosi l’un l’altro", dice con sofferenza, "è difficile fare la pace, non so perché ma è così. La guerra è distruzione".
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Bergoglio ha ricordato come l’industria bellica sia sempre tra le più floride del mondo. "Dietro le guerre c’è il commercio delle armi. In questo momento gli investimenti che danno più soldi sono le fabbriche delle armi: investire per uccidere", aggiunge, ricordando come ora, "vicino a noi", ci siano due guerre in corso, quella in Ucraina e quella tra palestinesi e israeliani. Il Papa poi affronta il tema della benedizione delle coppie gay in chiesa: "Dio lo dice che bisogna benedire e perdonare tutti. E allora noi dobbiamo prendere per mano e aiutare ad andare nella direzione giusta, non possiamo condannare dall’inizio. Sono prete da 54 anni, ti confesso che ho negato il perdono soltanto una volta in tutta la mia vita, per l’ipocrisia della persona che avevo davanti". La riforma più urgente? "Quella dei cuori, per tutti i cristiani. Le istituzioni vanno cambiate per essere aggiornate, mentre il cuore va cambiato tutti i giorni".