Il Papa "Parlavo di omosessualità con Ratzinger. Voglio vedere Putin-Zelensky"

Bergoglio tratta molti argomenti nel suo viaggio di ritorno dal Sud Sudan: "La morte di Benedetto XVI è stata strumentalizzata da gente non di Chiesa"

Benedetto XVI e Papa Francesco
Cronache

Il Papa: "Quella in Ucraina non è l'unica guerra, ma non se ne parla..."

Papa Francesco affronta diversi temi con i giornalisti nel suo viaggio di ritorno dal Sud Sudan: Bergoglio torna sulla morte di Ratzinger, parla di omosessualità e torna a proporsi come mediatore per far cessare la guerra in Ucraina. Il Papa - si legge sul Corriere della Sera - dice che "la morte di Benedetto è stata strumentalizzata da gente senza etica, di partito e non di Chiesa", ripete che "criminalizzare le persone omosessuali è un’ingiustizia". Ma è sulle guerre che Francesco si sofferma nel volo di ritorno da Giuba, il Sud Sudan dopo il Congo, "la vendita di armi è la peste più grande", gli innumerevoli conflitti dimenticati. "Questa guerra è nelle mani del signor Putin, potrebbe fermarla con il ritiro e il cessate il fuoco e poi negoziati su accordi di lungo termine. "Io sono aperto a incontrare entrambi i presidenti, dell’Ucraina e della Russia. Se non sono andato a Kiev è perché non era possibile in quel momento andare anche a Mosca. Quel gesto non è stato pensato e le cose non pensate non le puoi ripetere".

Bergoglio torna anche sul suo rapporto personale con Ratzinger: "Ho potuto parlare di tutto con papa Benedetto, scambiare opinioni, e lui - prosegue il Papa e lo riporta il Corriere - era sempre al mio fianco, appoggiando, e se aveva qualche difficoltà me la diceva e parlavamo e non c’erano problemi. Una volta ho parlato del matrimonio delle persone omosessuali, ho detto che il matrimonio è un sacramento e noi non possiamo fare un sacramento, ma c’è la possibilità dell’unione civile iniziata in Francia". Papa Francesco parla anche degli altri conflitti nel mondo dimenticati. "Quella in Ucraina non è l’unica guerra, vorrei fare giustizia: da tredici anni la Siria è in guerra, da dieci lo Yemen, pensa al Myanmar, alla povera gente Rohingya, e in America Latina... Quanti focolai di guerra! Sì, ci sono guerre più importanti per il rumore che fanno, ma tutto il mondo è in guerra e in autodistruzione".

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