Indagine sul caso Consip: Alfredo Romeo condannato a Roma a 2 anni e mezzo
La procura aveva chiesto condanna a 4 anni e 10 mesi, esclusa invece la responsabilità della Romeo Gestioni
Consip, i giudici hanno stabilisto anche la confisca di 100mila euro
Maxi indagine sul caso Consip: l'imprenditore Alfredo Romeo è stato condannato a Roma a due anni e e mezzo. La sentenza è stata emessa dall’ottava sezione penale del Tribunale di Roma dopo una camera di consiglio durata oltre due ore. Per Romeo i giudici hanno stabilito anche l’incapacità a contrarre a con la pubblica amministrazione per un anno, la confisca di 100mila euro e una provvisionale immediatamente esecutiva di 150mila euro a favore di Consip. Esclusa invece la responsabilità della Romeo Gestioni.
La Procura per l’imprenditore aveva chiesto una condanna a 4 anni e 10 mesi. Romeo è accusato di corruzione nel procedimento in cui era coinvolto anche l’ex dirigente della centrale unica di acquisti della Pa, Marco Gasparri, che per questa vicenda ha già patteggiato una condanna a 1 anno e 8 mesi. Gasparri ha accusato Romeo di avere ricevuto da lui, dal 2012 al 2016, circa 100mila euro in cambio di notizie e aiuti nei bandi di gara in Consip.
Consip, difesa Roma: "Accusa fortemente ridimensionata, restiamo convinti dell'innocenza"
“Per quanto l’accusa originaria sia stata fortemente ridimensionata è chiaro che non siamo soddisfatti. Restiamo convinti dell’innocenza del nostro assistito. Ora attendiamo di leggere le motivazioni per impugnare questa sentenza”, ha affermato l’avvocato Giandomenico Caiazza, difensore di Alfredo Romeo, dopo la sentenza del Tribunale di Roma. L’accusa è passata da corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio alla corruzione per l’esercizio della funzione. “Esprimiamo soddisfazione invece per l’assoluzione della società Romeo Gestioni” conclude Caiazza.