Economia

Bonomi rimanda il governo: "Bene sulle bollette, ma troppe tasse"

Il presidente di Confindustria all'assemblea di Federmeccanica: "Costo energia passato da 8 a 110 miliardi in tre anni"

Bonomi: "Bene il governo sull'energia"

"Positivo che si mettano tutte le risorse sull'energia come avevamo chiesto. Positivo anche l'annuncio che è stato fatto sul gas release e nel voler mantenere la barra dritta sui conti della finanza pubblica". Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi a margine dell’assemblea di Federmeccanica in corso a Roma.

"Avremmo voluto e speriamo che ci sia la possibilità di lavorare seriamente sulla riconfigurazione della spesa pubblica. Noi spendiamo ogni anno 1000 miliardi, il 4/5 per cento di riconfigurazione, che sarebbero le risorse necessarie per il taglio al cuneo fiscale", aggiunge.  Con questi numeri "impietosi", il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ritiene che "né le imprese né le famiglie ce la possono fare". Nell'intervento a Federmeccanica, Bonomi fa presente che per le imprese "nel 2019 il conto della bolletta  energetica per il sistema industriale era di 8 miliardi, quest'anno è stimato in 110 miliardi".

"E’ particolare - prosegue il presidente di Confindustria - che in questo Paese quando si parla di lavoro si parli di pensioni. Poi se stiamo sul tema e parlo di quelle di vecchiaia abbiamo già 9 deroghe alla gestione. A livello Inps ci sono 30 comitati che gestiscono sistema pensionistico senza parlare delle casse private. Quindi credo che se volgiamo parlare seriamente serve una riforma del sistema e non andare avanti con quote. D’altra parte la legge Fornero ha visto interventi di salvaguardia e credo che per questo con le sue norme non sia andato in pensione nessuno". 

Poi l'attacco al governo: "Il taglio del cuneo fiscale non c'è e abbiamo visto che si vuole fare una spending rewiev che in tre anni possa portare circa 4 miliardi, ma non è questo quello che noi auspichiamo. Noi auspichiamo una revisione seria della spesa pubblica, 4 - 5% su oltre mille miliardi, dovrebbe consentire di avere quelle risorse per fare un taglio serio e strutturale del cuneo fiscale" ha aggiunto Bonomi a margine dell’assemblea di Federmeccanica. E rinnova la proposta che gli imprenditori hanno avuto modo di mettere sul tavolo dello scorso governo. "La nostra proposta è 16 miliardi, sotto i 35 mila euro di reddito, due terzi a favore dei dipendenti, un terzo a favore delle imprese, vuol dire mettere in tasca 1200 euro in più a ogni dipendente".

Sul fatto che si agisca in deficit "il ministro Giorgetti è stato molto chiaro che si proseguirà sulla strada di mantenere attenzioni ai conti pubblici, quindi su quella strada è sostenibile", ha chiarito ancora Bonomi.