Influenza, "rischio 20mila morti. Picco a Capodanno con 8-10 milioni di casi"

Influenza australiana, parla il virologo Fabrizio Pregliasco

Di Alberto Maggi
Cronache

"In Australia, lo scorso agosto, quando nell'emisfero australe era inverno, l'influenza è stata la peggiore degli ultimi cinque anni"


"Abbiamo avuto un inizio brusco della stagione influenzale con molti più casi rispetto agli anni precedenti e quindi, in percentuale, un maggior numero di sintomatologie importanti". Lo afferma ad Affaritaliani.it il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore dell'ospedale Galeazzi di Milano, intervistato sulla nuova influenza australiana. "Prima del Covid l'influenza si riconosceva per tre importanti elementi: febbre spesso oltre 38, dolori muscolari e almeno un sintomo di problemi respiratori come naso chiuso. In più ci sono altri virus tipici della stagione tardo autunnale e inizio inverno. Ma attualmente il 37% di casi è influenza, poi c'è il Covid che è in risalita. Il Covid in un certo senso ci frega, perché prevede tutti questi sintomi e non è facile distinguere i virus".

Secondo Pregliasco il picco dell'influenza verrà raggiunto nelle feste di Natale, "diciamo a cavallo di Capodanno". Secondo i dati della rete Influnet, attualmente ci sono 2,5 milioni di persone in Italia colpite dall'influenza. "A inizio stagione le stime erano di circa sei milioni di persone. A questo punto, visto il picco iniziale, possiamo stimare tra gli 8 e i 10 milioni di casi, anche perché rispetto al passato arriviamo da due anni in cui non sono state rafforzate le difese immunitarie. In Australia, lo scorso agosto, quando nell'emisfero australe era inverno, l'influenza è stata la peggiore degli ultimi cinque anni".

Chi sono i più a rischio? "Le fasce estreme. I bambini tra 0 e 6 anni e gli ultrasessantenni, in particolare poi persone fragili e con patologie. Fondamentale, quindi, la vaccinazione, sia il richiamo contro il Covid sia quella contro l'influenza. Più persone faranno il vaccino e meno pressione ci sarà sui pronto soccorso. Ricordo, infine, che prima del Covid ogni anno l'influenza fa tra 5mila e 15/20mila morti all'anno. Il Covid uccide spesso direttamente con polmoniti virali, con l'influenza ce ne sono solo 200 o 300 all'anno, ma può fare la spinta finale in situazioni già complesse. Quindi massima attenzione e importantissimo vaccinarsi", conclude Pregliasco.

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