Jesolo, taxi gratis post disco per chi è ubriaco. "Loro bevono e noi paghiamo"

Polemiche per l'iniziativa del ministro Salvini ma lui tira dritto: "Ogni vita salvata è una vittoria"

Di Redazione Cronache
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Jesolo, il taxi gratis fa scoppiare la bufera. L'esperimento di Salvini divide

Fa discutere l'iniziativa promossa da Matteo Salvini che permette a chi va in discoteca e beve troppo di tornare a casa gratis in taxi. Il primo weekend di sperimentazione si è concluso ma le polemiche non si fermano. Il test - si legge su Repubblica - ha fatto il suo esordio a Jesolo, nella discoteca "Il Muretto". Uno dei sei locali selezionati dal governo per testare l'iniziativa (che durerà fino a metà settembre) di offrire un servizio navetta gratuito a chiunque abbia un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge. Basta sottoporsi al test uscendo dal locale e scatta il voucher per montare sul taxi e farsi portare comodamente a casa. Solo loro però. Per tutti gli altri, la corsa si paga. Un distinguo che da giorni ha scatenato le polemiche, diventate argomento di critiche feroci sotto al post Twitter del vicepremier che lodava la sua iniziativa: "Bene così, ogni potenziale incidente evitato e ogni vita salvata sono una vittoria".

Da lì una pioggia di commenti. "Loro bevono e noi cittadini paghiamo?". Centinaia di critiche tutte dello stesso tenore. Inaccettabile per i più che vengano stanziati soldi pubblici per spesare il divertimento serale di chi vuole eccedere con l’alcol. "E gli anziani? E le donne sole? No, loro devono pagare", alcuni dei paragoni più in voga. Ma alcuni ragazzi difendono l'iniziativa: "Questa è la soluzione giusta, eviterà un sacco di incidenti".

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Ma vuoi la novità e il poco tempo per assorbire l’informativa, i taxi gratis sono stati disponibili sono nella discoteca di Jesolo. Con numeri risibili rispetto al clamore mediatico scaturito. Per 4000 biglietti staccati in discoteca - prosegue Repubblica - sono state effettuate sette corse in totale, con circa 20 ragazzi riaccompagnati. Neanche a casa, ma alla più vicina stazione autobus. Il questa prima fase, le linee del provvedimento prevedono che i taxi non superino tragitti di 20-30 chilometri all’interno del Comune in cui si trova il locale. Che poi il cliente riprenda la propria auto o utilizzi un altro mezzo per tornare a casa, non è dato sapere.

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