La Russa-Grillo, incredibile coincidenza: le 2 accusatrici nella stessa scuola
Le due ragazze che hanno accusato di stupro i figli del leader del M5s e del presidente del Senato hanno frequentato lo stesso istituto a Milano
Leonardo La Russa e Ciro Grillo, accuse di stupro e coincidenze
I casi giudiziari che coinvolgono Ciro Grillo e Leonardo La Russa sono apparsi fin da subito molto simili. Due ragazze accusano i ragazzi di violenza sessuale e nel caso venisse accertata la presenza di un terzo uomo a casa del presidente del Senato, si tratterebbe in entrambe le circostanze di molestie di gruppo. Ma questa non è l'unica coincidenza, spunta anche - si legge su La Verità - un fatto particolare. E
ntrambe le ragazze, infatti, hanno frequentato per un periodo la stessa scuola. Si tratta di un istituto superiore e precisamente di un liceo. E proprio in quell’istituto la 22enne che ha denunciato Leonardo ha incontrato il figlio di Ignazio. Che adesso deve fronteggiare nei suoi confronti un’accusa di stupro. Inutile sottolineare che dal punto di vista giudiziario attualmente la situazione dei due ragazzi è diversa. Ciro Grillo è stato rinviato a giudizio con i suoi amici e sta fronteggiando un processo. Per Leonardo La Russa la procura di Milano si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.
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Quei video osè della 22enne che accusa Leonardo "normalizzati" dalla sinistra, Repubblica parla solo di lei che mangia la pasta: vietato dire nulla
Ieri La Repubblica - si legge su Libero - ha ripreso con un articolo l’indiscrezione sui video di TikTok presenti sul profilo di G., la ragazza che ha denunciato Leonardo Apache La Russa di stupro. La riprende però a modo suo, parlando di "pastasciutte a mezzanotte" e di scene di lei che non ritrova le sigarette nel letto, quando sarebbe stato molto più opportuno parlare di quante volte apparisse con sigarette (o altro?) in mano, fumando di fronte alla telecamera, o dei riferimenti plurimi nei confronti della cocaina, ma forse non faceva il gioco della testata.
Con questa retorica del voler "normalizzare" tutto - prosegue Libero - avremo una generazione di tossici che non si sentiranno colpevoli o responsabili per aver superato i limiti in modo reiterato. Mi domando poi dove sia la vittimizzazione, se sono stati raccontati dei fatti fedeli alla realtà che hanno dato la possibilità, da parte di una stampa libera, di avere un minimo di informazioni anche sulla presunta vittima. Sul figlio di La Russa si può dire tutto, si possono tirar fuori suoi video vecchi cercando del marcio, sul padre si può dire la qualunque, ma su di lei no, bisogna tacere.