Latina, le accuse degli alunni al prof di religione: "Mi ha fatto spogliare"

Il racconto agli investigatori delle piccole vittime del prof di religione e diacono arrestato a Latina per violenza sessuale

Di Redazione Cronache
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Latina, le accuse degli alunni al prof di religione: "Mi ha fatto spogliare. Gli ho detto che ero troppo piccolo per queste cose"

Mentre proseguono le indagini sul prof di religione e diacono arrestato a Latina, con l’accusa di violenza sessuale sui suoi studenti e su altri minori, emergono i racconti shock fatti dalle vittime agli inquirenti. "Si comportava con me come un ragazzo che cerca di approcciare, cercandomi e cercando di attendere il momento in cui stavo da solo, lontano dai miei amici".

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"Guardate, mi ha mandato una sua foto", ha detto uno dei giovani agli investigatori, mentre scorreva le chat con l’insegnante. "È disteso sul letto, in mutande, a gambe divaricate...". Il caso è esploso a gennaio, quando la garante dell’infanzia e dell’adolescenza, Monica Sansoni, raccolte alcune confidenze da degli studenti del liceo scientifico ‘Majorana’ di Latina, e viste anche le chat tra i ragazzi e il prof, si è rivolta alla Procura.

Il contenuto di quelle conversazioni era pesantissimo e l’insegnante, Alessandro Frateschi, diacono permanente e impegnato attivamente anche in una casa famiglia e in parrocchia a Terracina, la sua città, è stato subito bloccato. Il vescovo Mariano Crociata a febbraio gli ha revocato l’idoneità all’insegnamento e l’ha sospeso come diacono permanente, anche se da allora non risultano altre iniziative e accertamenti da parte della Diocesi. Accertamenti ci sono però stati dalla Procura che, ipotizzando abusi a carico di cinque ragazzi, a luglio ha arrestato Frateschi, disponendo per il 50enne i domiciliari. Poi, a settembre, una seconda ordinanza di custodia cautelare, con l’accusa per l’ex prof di aver abusato anche di un altro ragazzino, che all’epoca dei fatti non aveva ancora 14 anni: "Quando sono arrivato ha spento la televisione e mi ha fatto spogliare. Io tentennavo e gli dicevo: sono troppo piccolo per queste cose. Ma lui mi diceva di stare tranquillo".

Gli studenti che hanno denunciato abusi sostengono che all’inizio i messaggi inviati tramite Instagram da Frateschi "erano normali", ma poi diventavano di tenore ben diverso. Per non parlare della pratica del sexual stage, che consiste nel cingere i fianchi e le gambe delle vittime. "Quando ho capito cosa stava facendo ho provato a stare lontano da lui - ha denunciato uno degli studenti - anche perché sapeva che i fianchi erano una parte che non volevo mi si toccasse. Lui continuava a toccarmeli e a stringerli. Questa cosa mi infastidiva terribilmente".

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