Lavoratori ex Ilva bloccano autostrada Roma-Napoli. Vertice a Palazzo Chigi

Ex Ilva, protesta nell'autostrada Roma-Napoli (nel tratto fra Monteporzio e Torrenova). Usb: 'Serve un intervento Meloni e Urso'

di Redazione
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Cronache

Ex Ilva, vertice a Palazzo Chigi 

È arrivata la convocazione per i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella, per oggi a Palazzo Chigi alle 11.15 sul futuro di Acciaierie d'Italia. Come scrive Rai News, lo riferiscono gli stessi sindacati. Intanto a Roma i blocchi all'uscita dell'autostrada Per Napoli stanno provocando forti disagi alla circolazione. 

Lavoratori ex Ilva bloccano autostrada Roma-Napoli

I lavoratori dell'ex Ilva di Taranto diretti a Roma per la manifestazione di protesta hanno occupato l'autostrada Roma-Napoli all'altezza dell'area di servizio Frascati Est. Non ci sono particolare disagi e la circolazione è tornata nella norma sull'autostrada A1 nel tratto fra Monteporzio e Torrenova. Lo si apprende da fonti della società, dopo il blocco, durato circa 15 minuti, all'altezza della stazione di servizio Frascati Est da parte dei lavoratori dell'ex Ilva di Taranto in viaggio per Roma dove si svolgerà la manifestazione indetta dai sindacati.

Ex Ilva, Usb: 'Serve un intervento Meloni e Urso'

Intanto il sindacato Usb in un comunicato ha fatto sapere che "si schiera dalla parte dei lavoratori di Ex Ilva, a difesa delle loro rivendicazioni sacrosante fino a che non saranno accolte dal governo Meloni, che ha fatto marcia indietro rispetto alle promesse di intervento pubblico a difesa dell’acciaio e dell’occupazione, mentre il ministro Fitto ha stornato i fondi previsti dal Pnrr per la riqualificazione ambientale".

"Chiediamo immediato intervento da parte della presidente Meloni e del ministro Urso, affinché vengano finalmente ad ascoltare le rivendicazioni dei lavoratori dell’Ex Ilva e le facciano proprie, terminando le trattative con soggetti privati che non hanno altro interesse che speculare sulle vite dei tarantini e dei lavoratori", scrive l'Usb.

"Da decenni i lavoratori dell’Ex Ilva di Taranto sono costretti in un limbo dalle amministrazioni che si sono succedute in acciaieria e dai governi del nostro Paese. L’esasperazione dei lavoratori dell’impianto tarantino ha raggiunto il limite", si legge nella nota. "La gestione Morselli, per conto della multinazionale ArcelorMittal, sta portando alla chiusura degli stabilimenti, con colpevole abbandono della manutenzione e mancati investimenti che rendono gli impianti inefficienti e pericolosi per i lavoratori, come per la stessa popolazione tarantina. È il momento che lo Stato aumenti la partecipazione pubblica alla società che gestisce lo stabilimento, fino a diventare socio di maggioranza e assumerne il controllo. Solo in questo modo si potrà finalmente dare risposta ad un territorio come quello tarantino, rispondendo alle necessità pure dei cassintegrati Ex Ilva in amministrazione straordinaria".

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