Lazio, ingaggiò clan mafioso per comprare voti: condannata ex consigliera FdI

Il Tribunale di Latina ha inflitto una pena di 6 anni e mezzo a Gina Cetrone per estorsione aggravata da metodo mafioso

Ilaria Cetrone
Cronache

Lazio, ingaggiò clan mafioso per compravendita voti: condannata a 6 anni l'ex consigliera FdI Gina Cetrone

Sei anni e sei mesi di carcere per Gina Cetrone, l’ex consigliera regionale del Pdl accusata di aver ingaggiato alcuni esponenti del clan Di Silvio per compiere un’estorsione e per gestirle la campagna elettorale nel 2016, quando era candidata a sindaco di Terracina. Il Tribunale di Latina si è espresso dopo ore di camera di consiglio, emettendo la condanna nei confronti dell’esponente del centrodestra, passata da Forza Italia a FdI, per poi approdare a Cambiamo con Toti.

Nella requisitoria i pubblici ministeri antimafia Luigia Spinelli e Corrado Fasanelli avevano ricostruito il sistema  utilizzato nell’ambito della campagna elettorale per le consultazioni amministrative di Terracina del 2016, operazione denominata “Scheggia”. Cetrone e l'ex marito, come riportato nell'ordinanza, avevano allacciato un accordo con il clan Di Silvio, che si sarebbe attivato affinché la candidatura della donna a sindaco di Terracina avesse il massimo della visibilità alle elezioni. Visibilità da ottenere “tramite affissione anche abusiva” dei manifesti elettorali di Cetrone “a scapito di quelli degli altri candidati”.

L'ex consigliera Gina Cetrone condannata per accordo con clan mafioso. Nelle chat: "Io come Mussolini"

Le trattative tra politica e criminalità che avvenivano anche tramite chat Messenger. E quelle in cui la Cetrone scriveva al pentito Agostino Riccardo: “Io voglio comandare, sono come Mussolini”, alle quali la risposta: “Squadra giusta e arrivi alla vetta”. L’esponente politico è stata condannata insieme all’ex marito Umberto Pagliaroli, accusato dello stesso reato. Con loro anche Armando e Gianluca Di Silvio condannati rispettivamente a 4 anni e 8 anni e mezzo di reclusione. 

Tags:
clancompravenditacondannaconsiglieramafiosovoti