Economia

Patto stabilità, piani di rientro in 4 anni e tetto al deficit al 3%: proposta

La Commissione europea ha presentato i suoi orientamenti per la riforma del Patto di stabilità e di crescita. Obiettivo: rafforzare la sostenibilità dei debiti

Patto di stabilità, la proposta Ue con "regole più semplici, trasparenti ed efficaci". Il punto 

Le regole attualmente in vigore "sulla riduzione del debito non hanno avuto successo", perché "le regole sono diventate sempre più irrealistiche. E quando hai un percorso irrealistico" per ridurre il debito pubblico, "non hai alcun percorso. Ora avremo percorsi plausibili": con queste parole il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, in conferenza stampa a Bruxelles,  ha presentato i nuovi orientamenti del Patto di stabilità e di crescita europea. 

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L'obiettivo della Commissione è "rafforzare la sostenibilità dei debiti pubblici" mediante un insieme di regole più semplici, più trasparenti ed efficaci. Con un comunicato, l`esecutivo comunitario spiega che la proposta si basa su un meccanismo di vigilanza europea sui rischi "trasparente, che differenzia i casi tra Paesi tenendo conto delle sfide sui rispettivi debiti pubblici".

Il meccanismo, che entrerebbe in vigore a partire dai bilanci del 2024, si basa su un nuovo "indicatore singolo operativo, sulla spesa netta primaria, ossia la spesa che è sotto il controllo diretto del governo, che servirà come base per stabilire il percorso di aggiustamento dei conti pubblici e - dice Bruxelles - effettuare la vigilanza annuale, in questo modo semplificando in maniera rilevante il sistema".

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Patto di stabilità, la proposta Ue: i singoli Paesi avranno a disposizione dai quattro ai sette anni per ridurre il debito