Liliana Resinovich, marito: "Non voleva lasciarmi". Giallo Trieste, i misteri

Per Sebastiano Visintin la moglie Liliana e l'ex podista Claudio Sterpin non erano amanti: il suo racconto frutto di una suggestione

di Elisa Scrofani
Giallo Trieste, Liliana Resinovich e il marito Sebastiano Visintin
Cronache
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Liliana Resinovich, a Quarto Grado il marito Sebastiano Visintin smentisce la versione di Sterpin: "Stavamo organizzando un viaggio in Brasile"

La morte della 63enne di Trieste, dipendente in pensione della Regione Friuli Venezia Giulia scomparsa il 14 dicembre e ritrovata cadavere il 5 gennaio nel boschetto dell'ex ospedale psichiatrico San Giovanni, continua a rimanere misteriosa.

Pochi i punti fermi nella vicenda. Quella mattina Liliana Resinovich fu vista passare a piedi, tra le 8.30 e le 9.00, dalla fruttivendola Iva: “Era sicuramente lei, l’ho riconosciuta dal suo caratteristico ciuffo chiaro”. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, stava andando a casa dell'amico di vecchia data Claudio Sterpin, ad aiutarlo con alcune faccende domestiche. La donna, alle 8.22, aveva scritto a Sterpin dicendo di essere in ritardo perché avrebbe dovuto "passare in un negozio Tim".

Lilly sarebbe uscita senza cellulari, senza borsa e senza fede. Il marito Sebastiano Visintin ha raccontato di aver trovato l'anello riposto nella scatolina dei preziosi. La fede però Liliana l'aveva indossata fino alla sera prima, alla cena a casa di alcuni amici. Si vede da alcune riprese, dalle quali nella donna è stato notato anche un umore insolito.

Le ipotesi sono tutte in campo: si è tolta la vita? E’ stata uccisa? A rendere le acque più torbide si aggiungono le versioni discordanti del marito e dell’"amico segreto". Sergio Resinovich, fratello di Liliana, ha subito preso le distanze dal cognato, supportando invece le affermazioni di Sterpin: l'ex podista, 82enne, aveva avuto una relazione con Liliana, prima che conoscesse Visintin (incontrato dieci anni dopo).

Ma, nell’ultima puntata di Quarto Grado, Visintin ribadisce che la moglie e l’ex fiamma non erano tornati amanti. “Insieme stavamo bene, non avevamo problemi. Non mi risulta che avesse intenzione di lasciarmi per andare a vivere da lui”, ha dichiarato ai microfoni della trasmissione, aggiungendo che "se Lilly fosse ancora viva, si arrabbierebbe per tutto questo fango”.

Visintin ha, inoltre, confermato che lui e la moglie stavano organizzando un viaggio in Brasile, per febbraio: “Sono sempre stato io l’amante. Eravamo in simbiosi”.

(segue)

Liliana Trieste, Sterpin le aveva comperato un regalo

Secondo Sebastiano Visintin il racconto di Claudio Sterpin sarebbe frutto di una sua "suggestione". L'ex podista a Chi l'ha visto? ha parlato del suo rapporto con Liliana, e del weekend del 19 dicembre che avrebbero dovuto trascorrere insieme. Per quell’occasione le aveva comprato un regalo, una medaglietta con incisa la data del giorno in cui si erano conosciuti, il 19 dicembre del 1981.

"Posso avere 10.000 medagliette o cose a casa mia, che hanno segnato la nostra vita e il nostro amore, ma parlare di amante è una cosa troppo grossa", ha dichiarato Visintin. "E' una cosa che viene dalla mente di Sterpin e non da Lilly, che non può difendersi". Visintin dice all’inviata del programma di Rete 4 di consegnare a Claudio una matita senza punta, aggiungendo: “Tanto non può scrivere qualcosa che non c’è”.

"Da Liliana nessun testamento a favore della nipote”

Nel corso della puntata di Quarto Grado Visintin smentisce anche che  Liliana Resinovich avesse fatto testamento a favore della nipote. “Non ho mai sentito questa cosa qua, me lo hai detto tu”. 

(segue)

L’autopsia psicologica e il movente economico

Sergio Resinovich si è intanto rivolto all'associazione Penelope, che sostiene i parenti delle persone scomparse, per ottenere un’autopsia psicologica sulla sorella. Mentre dall'esame autoptico tradizionale è emersa la morte per soffocamento, "scompenso cardiaco acuto", e l’assenza di segni visibili di violenza, e nell'attesa degli esiti degli esami tossicologici, il profilo psicologico potrebbe escludere l’ipotesi di suicidio.

Quanto al movente economico e ai 50 mila euro messi da parte da Liliana, la Procura di Trieste condurrà accertamenti investigativi tali che - se forniranno i riscontri necessari, inclusi i contatti per l’affitto della casa che Liliana pare (a detta di Claudio) stesse cercando per non lasciare il marito in difficoltà - rafforzerebbero l’idea che Liliana fosse risoluta a cambiare vita. Al momento dalla Procura è stato aperto un fascicolo per sequestro di persona a carico di ignoti.

 

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