Cronache

Liliana Resinovich, "uccisa per 50 mila euro, voleva aiutare il marito"

A sostenerlo è l'amico segreto della donna, Claudio Sterphin, ai microfoni di Quarto Grado

Liliana Resinovich, "uccisa per un bottino di 50 mila euro". Le rivelazioni dell'amico segreto Sterphin a Quarto Grado

"Lilly" Resinovich voleva lasciare il marito Sebastiano Visintin per ricominciare con l'ex fiamma Claudio Sterphin. A dichiararlo è lo stesso Sterphin ai microfoni di Quarto Grado, che sembra avvalorare il possibile movente "economico" del delitto. 

Il giallo sulla morte della 63enne di Trieste, scomparsa il 14 dicembre scorso e trovata cadavere il 5 gennaio nei pressi dell'ex ospedale psichiatrico della città, continua ad arricchirsi di particolari che sembrano non sposare l'ipotesi del suicidio.

Secondo le nuove dichiarazioni dall'amico segreto la donna, che era pronta a chiudere la relazione con il marito, non voleva però lasciare Visintin senza denaro. Lilly aveva quindi raccolto un gruzzoletto per aiutarlo a rifarsi una vita senza di lei.

Liliana sarebbe quindi stata uccisa, stando alle parole di Sterphin a Quarto Grado, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero su Rete 4, per quel "tesoretto" risparmiato perché il marito, una volta che le loro strade si fossero divise, potesse essere libero dai debiti.

Sterphin ha raccontato: "Liliana voleva costruirsi una vita insieme a me, ma non voleva che il marito facesse i conti con i debiti". "Mi aveva detto - continua - è pur sempre mio marito e lo aiuterò".

La cifra di cui si parla non è un dettaglio trascurabile. Liliana, secondo le indiscrezioni, aveva da parte 50 mila euro. Gli stessi che, secondo Sterphin, avrebbero portato ad agire "Sebastiano e forse il figlio Piergiorgio".

(segue)