Mafia Capitale, Buzzi: "Corrotto dalla sinistra". Attacchi a Zingaretti e Pd

"Io l'unico a prendere 12 anni per corruzione, assumevo quelli che mi indicavano i politici. Così funziona il sistema: ho pagato per tutti"

Di Redazione Cronache
Salvatore Buzzi
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Mafia Capitale, Buzzi ne ha per tutti: "Ecco cosa è cambiato a Roma dopo il mio arresto: nulla"

Salvatore Buzzi, considerato uno dei principali artefici insieme a Carminati del sistema cosiddetto "Mafia Capitale" è uscito dal carcere e ha voglia di raccontare la sua verità. Il suo è un attacco diretto verso l'ex presidente della Regione Lazio ed ex segretario del Pd Nicola Zingaretti ma anche contro la sinistra in generale e il sistema delle coop. "Sto pagando - si sfoga Buzzi con L'Identità - per essermi fatto corrompere da quella sinistra che prima mi ha utilizzato e oggi non mi vuole più sentire. Posso dire, però, che nelle mie cooperative il convento era ricco e i frati poveri, non come invece accade in quelle cooperative vicine a Soumahoro".

"Come sto? Un po' ammaccato perché - prosegue Buzzi a L'Inchiesta - mi sono fatto undici mesi e sei giorni di ingiusta detenzione. Lo ha detto la Cassazione, aprendomi la strada a un'eventuale richiesta di risarcimento danni. Trovandomi in una comunità per curarmi dall'alcolismo dovuto alle varie depressioni, non potevo essere arrestato. La normativa non lo prevede. Sono, invece, stato mandato in carcere per un incidente di esecuzione. Sono dovuto arrivare fino in Cassazione per avere ragione. Questo vuol dire che la giustizia con me è stata a dir poco sopra le righe. Avevo diritto a una sospensiva che non mi è stata data, mentre a tutti gli altri diciannove imputati in quel famoso processo è stata concessa. Vi dico cosa è cambiato a Roma dopo il mio arresto: nulla. Tutto funziona esattamente come prima".

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"Io sono l’unico in Italia che ha preso dodici anni e dieci mesi per corruzione. Impossibile trovarne un altro. L’avvocato Amara, che ha corrotto magistrati, ha patteggiato a tre anni e mezzo. La moglie di Soumahoro e soprattutto la suocera, artefice di quel disastro, è a piede libero". Buzzi affronta anche il tema del Qatargate: "Eva Kaili è una mia eroina. Accusata ingiustamente, si è difesa, ha fatto il carcere e non gli hanno fatto vedere la figlia. Il tutto mentre il figlio del magistrato che inquisiva faceva affari con la figlia di Arena, eurodeputata socialista, che non ha fatto nemmeno un giorno di carcere. Anche lì ci troviamo di fronte a qualcosa di anomalo. Hanno arrestato Kaili, Panzeri, però, guarda caso, non hanno toccato Arena".

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