Maltempo, a Cesena esonda il fiume Savio. In Emilia evacuate 900 persone
Emilia Romagna nella morsa del maltempo. Stop ai treni, allarme Coldiretti: 300 milioni di danni. Fiumi in piena nelle Marche, chiude tutto
Maltempo in Emilia Romagna, esonda il fiume Savio. Attività sospese al circuito di Imola
Il maltempo continua ad abbattersi impietoso sulle regioni del nord adriatico. In Emilia Romagna, già fiaccata da un’altra grave calamità lo scorso aprile, si confronta con una nuova ondata di violente precipitazioni. Questo pomeriggio è esondato in centro a Cesena il fiume Savio, dove sono sempre più numerose le strade allagate in tutta la città, e si segnalano esondazioni in quasi tutti i corsi d'acqua e fossi. Già dalle ore 14,30 il Comune aveva vietato il transito sul ponte Nuovo per ragioni di sicurezza. L'appello ai cittadini è ad allontanarsi dagli argini, abbandonare i piani terra e gli scantinati.
Intanto domani l'amministrazione annuncia che gli uffici comunali resteranno chiusi al pubblico, così come la Biblioteca Malatestiana moderna e antica e tutti i servizi del settore cultura. Resteranno inoltre chiusi i punti lettura di Oltresavio, Cervese Nord, Al Mare, Dismano e Rubicone, e l’Hub di Borello già dalla giornata di oggi. Firmata inoltre l'ordinanza che dispone, nella giornata di domani, mercoledì 17 maggio, la chiusura a livello precauzionale dei servizi educativi e delle scuole di ogni ordine e grado compresi i centri di formazione professionale, dei centri di aggregazione giovanile, dei centri diurni per anziani e disabili e dei centri socio-occupazionali. Infine, a causa del maltempo, sono state sospese anche le attività al circuito di Imola.
Maltempo in Emilia Romagna, pronto soccorso allagato a Riccione: chiude tutto
Il Comune di Riccione fa sapere sui propri social: “Chiusi tutti i sottopassi e i ponti. Chiusa la stazione ferroviaria. Peggioramento in atto e criticità". Il pronto soccorso risulta completamente allagato e inagibile, per cui l’appello alla cittadinanza esorta a restare in casa al riparo dal pericolo imminente. Al momento sono state evacuate circa 900 persone, principalmente nel ravennate.
Di tutta risposta, l’assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, ha assicurato il supporto concreto alla vicina in difficoltà: "Rispondendo alle istanze rappresentate dalla Regione Emilia-Romagna tramite il Dipartimento nazionale di protezione civile, è stato disposto l'invio, oggi, dal Friuli Venezia Giulia, della grande idrovora che era stata subito messa a disposizione dalla Protezione civile regionale quando è scattata l'emergenza alluvione in quelle terre".
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Riccardi infatti proprio ieri pomeriggio aveva ringraziato i volontari e i funzionari di Protezione civile partiti da Palmanova alla volta di Predappio, in Romagna, con la colonna mobile regionale, con funzione di monitoraggio del territorio e pulizia e messa in sicurezza delle aree allagate e coperte dal fango nel territorio comunale di Predappio. Il primo briefing con il sindaco di Predappio si è tenuto questa mattina. A seguito della riunione nel Centro operativo comunale (Coc), alle squadre del Friuli Venezia Giulia è stato affidato il monitoraggio e la pulizia delle aree assegnate in sede di riunione.
Maltempo: stop ai treni tra Forlì, Rimini e Ravenna
A causa del maltempo sull'Emilia-Romagna e l'area della costa Adriatica, la circolazione ferroviaria è sospesa sulla linea Bologna-Rimini, fra Forlì e Rimini, e sulla linea Ferrara-Rimini, fra Ravenna e Rimini. Le attuali condizioni meteo, spiega Rfi, non consentono di garantire la prosecuzione dei treni in viaggio. I treni a lunga percorrenza e regionali sono limitati a Bologna, Forlì, Rimini e Pesaro. Rete Ferroviaria Italiana dal mattino sta monitorando la situazione meteo e l'innalzamento dei fiumi così da essere pronta ad adottare tutti i provvedimenti necessari per garantire la massima sicurezza.
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Danni maltempo, Coldiretti: “300 milioni di euro di perdite in Romagna”
Dopo la grandine e le gelate di inizio aprile, ora salgono a 300 milioni di euro i danni subiti dalle attività agricole e dalle infrastrutture in Emilia Romagna, dove sono finiti sott’acqua migliaia di ettari di terreno coltivato a kiwi, susine, pere e mele ma anche cereali, vivai, ortaggi, allevamenti, macchinari di lavorazione e infrastrutture. Lo fa sapere il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, al presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida in occasione della nuova allerta rossa per il maltempo in Emilia Romagna.
Il territorio – sottolinea la Coldiretti - è stato devastato da eventi meteorologici di elevata intensità che hanno determinato esondazione di corsi d’acqua e provocato rotture arginali con evacuazioni a causa degli allagamenti, che hanno interessato terreni a destinazione agricola di pregio con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che “soffoca” le radici degli alberi fino a farle marcire e il rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive.
Coldiretti invoca soluzioni tempestive: "È necessario attuare interventi indifferibili diretti ad assicurare il superamento dell’emergenza e per questo chiediamo al governo un intervento urgente per mettere in campo ogni azione utile finalizzata alla ripresa economica e produttiva delle imprese agricole che hanno subito danni dagli eventi meteorologici indicati", scrive Prandini. nel sottolineare che "è in gioco la sopravvivenza stessa di centinaia di imprese e delle lavoratrici e lavoratori che da esse dipendono".
Emilia Romagna in ginocchio: “In gioco la sopravvivenza stessa di imprese e lavoratori”
Il presidente Coldiretti incalza, riconoscendo che il primo intervento da parte del governo era stato provvidenziale ma, in considerazione della situazione che va via via aggravandosi "riteniamo necessario un Decreto Legge Speciale del Governo e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti che da una prima stima superano i 300 milioni di euro per le attività agricole", conclude Prandini nel precisare che “gli strumenti ordinari di intervento vanno attivati quanto prima, ma non sono sufficienti a garantire il salvataggio o la continuità delle filiere agricole del territorio colpito".
E sulle priorità di intervento: "Appare sempre più urgente intervenire in maniera strutturata sulla gestione argini, controllo fauna e pulizia alvei fluviali, anche coinvolgendo gli agricoltori e semplificando la burocrazia che spesso rallenta la cura del territorio", conclude il presidente Coldiretti.
Maltempo nelle Marche, Senigallia rischia di finire sott’acqua
Il sindaco di Senigallia ha chiesto ai cittadini di salire ai piani alti a causa del maltempo che sta imperversando dalla notte. Sorvegliati speciali sono il Misa - che “sta raggiungendo il livello di piena” ha dichiarato - e il Cesano, mentre anche i fossi “stanno raggiungendo il livello di criticità”. L’uscita di Senigallia dell’A14 è stata chiusa e poi riaperta al traffico proveniente da Ancona a causa di allagamenti della sede stradale.
Anche nel pesarese la situazione viabilità è molto delicata. Continuano ad arrivare segnalazioni dalle prime ore della mattinata tra frane, smottamenti e problemi alla circolazione. “Tutto il personale tecnico e operativo della Provincia è al lavoro con i mezzi, insieme a quelli di 15 ditte private”, spiega il Servizio viabilità dell’Ente, che sta seguendo l’evolversi della situazione in coordinamento con i Comuni. Chiuse per maltempo la strada provinciale 111 ‘Tarugo’ tra Acqualagna e Pergola, la strada provinciale 18 da Lunano a Frontino, la strada provinciale 21 tra Urbania e Piobbico, la strada provinciale 130 ‘Valle di Teva’ tra Conca e Fogliense e la strada provinciale 32 Mombaroccese.