Medico Virtus Bologna, un serial killer? I giudici: "A rischio anche l'amante"

Non solo la moglie e la suocera, sospetti anche su un tentativo di avvelenamento della giovane: "Questo è un pazzo", la confessione all'amica

Cronache

Medico Virtus Bologna, il terribile sospetto dei magistrati

Giampaolo Amato, l'ex medico della Virtus Bologna accusato di aver ucciso la moglie con un mix di farmaci e sospettato di aver fatto lo stesso con la suocera, "avrebbe potuto uccidere anche l'amante". Lo dicono i magistrati nell'ordinanza che ha portato all'arresto dell'uomo. Sono parole del giudice delle indagini preliminari di Bologna, il medico 64enne bolognese - si legge sul Corriere della Sera - che avrebbe somministrato alla moglie Isabella Linsalata, 62 anni ginecologa e medico di base, trovata morta nella sua casa a Bologna il 31 ottobre 2021, un mix letale di benzodiazepine e sevoflurano, anestetico ad uso ospedaliero. Per il gip, Amato era pericoloso, preso com’era da quel "desiderio irrefrenabile" di vivere la sua storia extraconiugale con una donna più giovane, conosciuta nel 2018.

Persino la giovane amante, - prosegue il Corriere - dopo la morte della dottoressa e l’apertura dell’inchiesta a carico del marito, inizia a temere per la propria incolumità: «Ma secondo te, ci dobbiamo veramente iniziare a pensare, questo qua fuori di testa può aver fatto qualcosa quella sera?» confida ad un’amica in una conversazione intercettata ad aprile 2022. E ancora: «Questo riesce ad essere un pazzo furioso, ma davvero noi siamo convinti che lui... non si sia fatto venire un momento di delirio, perché io in quel periodo non gli rispondevo più al telefono, non ci sentivamo più».

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