Mestre, autista spesso al pronto soccorso per problemi cardiaci. La svolta

La Procura ha ordinato nuovi esami approfondititi, interpellando una luminare . La dottoressa Basso risolse il caso del calciatore Morosini

Di Redazione Cronache
Foto da Facebook (profilo Alberto Rizzotto)
Cronache

Strage Mestre, il malessere misterioso dell'autista. Dagli esami non era emerso niente. Invece...

Torna d'attualità la strage di Mestre dello scorso 3 ottobre, quando un bus é precipitato da un cavalcavia provocando la morte di 21 persone e il ferimento di altre 15. Le indagini si erano da subito concentrate sullo stato di salute dell'autista, anche lui tra le vittime, ma i primi esami effettuati sul cadavere di Alberto Rizzotto avevano escluso che fosse affetto da patologie. Ora - si legge su Il Gazzettino - arriva una svolta nelle indagini, destinata a cambiare tutto. Nelle settimane prima della strage, infatti, Rizzotto ha effettuato diversi accessi ai Pronto soccorso, lamentando problemi cardiaci ma dagli esami effettuati non sarebbe risultato niente di anomalo. Tuttavia, a seguito dell'analisi dello stato di salute del conducente, il pm ha ritenuto necessario affidare una nuova perizia cardiaca, che dovrà essere documentata in una relazione da presentare entro il 10 gennaio.

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La sostituto procuratore - prosegue Il Gazzettino - ha quindi richiesto alla cardiologa dell'Università di Padova, Cristina Basso, di effettuare un nuovo sezionamento del cuore dell'autista al fine di individuare eventuali cause o concause di carattere cardiopatologico nel malore e/o nel decesso di Rizzotto. Il malore potrebbe essere sfuggito agli esami "normali". Questi esami saranno condotti anche attraverso un'attenta analisi della cartella clinica dell'uomo. La procura ha affidato l'incarico a una luminare nel campo delle cosiddette "morti invisibili", che fino a una quindicina di anni fa rimanevano senza soluzione, poiché erano causate da problemi cardiaci che sfuggivano anche alle comuni procedure diagnostiche. Uno dei casi più notevoli che la dottoressa Basso ha affrontato - e risolto con successo - è stato quello dello sportivo Piermario Morosini, morto giocando a calcio con la maglia del Livorno sul campo di Pescara nel 2012.

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