Michele Misseri torna libero, vivrà nella villa del delitto della nipote Sarah

Lo zio della vittima ha scelto come residenza la casa degli orrori ad Avetrana, era disabitata da otto anni. Moglie e figlia sono all'ergastolo per omicidio

Di Redazione Cronache
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Omicidio Sarah Scazzi, la scelta di "zio Michele" fa discutere: vivrà nella villa del delitto

Torna d'attualità un caso di cronaca che aveva scosso profondamente l'opinione pubblica. L'omicidio di Sarah Scazzi ad Avetrana. Michele Misseri, lo zio della vittima, condannato per occultamento di cadavere, sta per uscire dal carcere. Il 70enne ha scontato la pena di otto anni e dopo vari sconti per buona condotta a marzo sarà libero. Ma questa è solo parte della notizia, perché a far discutere - si legge su Il Giornale - è la scelta della sua residenza: "Tornerà a vivere in quella che era la villetta della famiglia ad Avetrana" spiega il suo avvocato, proprio in quella casa degli orrori dove è stata uccisa sua nipote, la villa che era disabitata da otto anni. Per l'omicidio volontario di Sarah, avvenuto il 26 agosto 2010, sono state invece condannate all'ergastolo in tre gradi di giudizio la moglie Cosima Serrano e la figlia Sabrina, zia e cugina della vittima.

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Le due donne, che condividono la stessa cella, - prosegue Il Giornale - si sono sempre dichiarate innocenti. Misseri, dopo il ritrovamento del cadavere della nipote, avvenuto l'8 ottobre 2010, ha continuato a cambiare versione. Prima ha confessato l'omicidio e l'occultamento di cadavere, poi ha parlato di un litigio con la figlia Sabrina per motivi di gelosia. Successivamente aveva fatto riferimento ad un tentativo di stupro, ma l'autopsia aveva escluso la violenza sessuale di Misseri. Così il 6 novembre è passato alla versione definitiva: "L'ha ammazzata mia figlia". Sono scattate così le manette per Sabrina. Sei mesi dopo il gip firma l’ordine di arresto anche per la madre per concorso in omicidio e soppressione di cadavere. Misseri a marzo tornerà libero e vivrà dove tutto questo è avvenuto.