Cronache

"Salis? Pena sproporzionata. Le catene? Nel paese di Orban sono una prassi"

di Eleonora Perego

La militante antifascista rischia fino a 24 anni di carcere. Parla il suo legale ungherese György Magyar. L'intervista

Caso Salis, l'avvocato ungherese: "Pena sproporzionata e ingiusta. Ilaria forte mentalmente ma provata dalle condizioni in carcere". L'intervista di Affari 

Manette ai polsi, schiavettoni alle caviglie e una cintura di cuoio stretta in vita da cui parte un guinzaglio. Sono queste le agghiaccianti immagini circolate sui media di Ilaria Salis, la 39enne di Monza militante antifascista accusata di aver partecipato all'aggressione di due neonazisti durante una contromanifestazione a Budapest l'11 febbraio 2023.

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Ieri, 29 gennaio, si è tenuta la prima udienza del processo che la vede imputata insieme ad altre persone – come lei – trascinate “da animali”, in barba a decine di sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Un’accusa pesante, quella a suo carico, per la quale Ilaria Salis rischia ben più di quell’anno già trascorso in carcerazione preventiva, lontana da casa e dalla sua famiglia. A difenderla un pool di legali tra i quali György Magyar, avvocato penalista ungherese, oltre che attivista per i diritti civili e più volte impegnato in politica nella sua Budapest.

Affaritaliani.it l’ha raggiunto per capire quali sono le condizioni di prigionia in cui versa Ilaria, come si sta muovendo il Governo italiano dopo l’impegno assunto dal ministro degli Esteri Tajani e cosa si deve aspettare ancora la militante.

Avvocato, la pena chiesta per Ilaria Salis (da 11 anni di carcere in su) non è sproporzionata all’accusa? Cosa prevede la legge ungherese in merito?

Io stesso ritengo sproporzionata la pena richiesta dall'accusa per Ilaria. La gravità dei fatti non giustifica una pena così alta. Tuttavia, secondo il codice penale ungherese, la punizione per i crimini indicati nell'atto d'accusa è la reclusione fino a 24 anni a causa dell'organizzazione criminale. Pertanto, gli 11 anni di carcere richiesti dall'accusa non possono essere definiti illegali.

Ilaria Salis si è proclamata innocente rispetto alle accuse. Ha un alibi oppure no?

Ilaria nega di essere colpevole, ma non è lei che deve dimostrare un alibi, bensì l'accusa: è questa che deve dimostrare al di là di ogni dubbio che ha commesso i reati contestati.

E’ praticamente passato un anno di carcerazione preventiva. Cosa prevede la legge ungherese in merito?
Secondo la legge ungherese, nel caso di reati di questo tipo la durata dell'arresto può arrivare fino a tre anni. Tuttavia, a mio avviso, quest'anno si arriverà a un verdetto sul caso.

Se giudicata colpevole, chiederete di farle scontare la pena in Italia? Perché non può trascorrere anche la carcerazione preventiva in Italia?

Se il tribunale riterrà la mia cliente colpevole, allora, una volta terminato il procedimento giudiziario, gli chiederemo ovviamente di poter scontare la pena in Italia, cosa a cui ha diritto in quanto cittadino dell'UE. Sarebbe anche una possibilità legale per Ilaria trascorrere l'arresto in Italia. Il nostro studio legale lo ha richiesto più volte, ma i tribunali ungheresi utilizzano raramente questa opzione.

Com'è lo stato d’animo di Ilaria in questo momento? L’avete incontrata, cosa vi siete detti?

Lo stato di salute e mentale di Ilaria può dirsi accettabile date le circostanze. Ilaria è molto forte mentalmente, ma la detenzione la mette a dura prova, soprattutto per quanto riguarda le sue difficoltà linguistiche. La visitiamo regolarmente in carcere, e il fatto che uno dei nostri colleghi parli perfettamente l'italiano è di grande aiuto per il nostro Studio Legale.

In molti accusano il governo ungherese di un trattamento inumano e degradante, contrario al diritto Ue. Abbiamo visto tutti le immagini delle catene e delle manette ai polsi…

L'Ungheria è stata condannata più volte a causa delle condizioni carcerarie, e devo dire non senza motivo. Io stesso ritengo esagerato che abbiano messo tante catene a Ilaria quando è stata portata al processo, ma questo è un regolamento, ogni detenuto accusato di un simile reato viene trasportato così.

È vero che l’ambasciata italiana sapeva delle condizioni di Ilaria ma non vi hanno riferito nulla?

Per quanto ne so, l'ambasciata d'Italia si sta prodigando per Ilaria e sta adempiendo ai suoi compiti, e il personale del nostro ufficio si incontra regolarmente con il suo personal. Come per esempio quando Ilaria è stata interrogata dalla polizia o dal tribunale.

Pensa che il Governo italiano avrebbe potuto o possa fare di più per riportare Ilaria Salis a casa?
Sulla libertà di Ilaria può decidere solo il tribunale ungherese, nessun governo ha alcuna influenza su questo.

La prossima udienza del processo è stata fissata per maggio. Ma la famiglia di Ilaria, il comitato organizzato dagli ex compagni di scuola e i suoi legali non si arrendono.