Migranti, in arrivo nuova ondata. I sindaci chiedono hotel e case sfitte

Strutture ricettive di qualsiasi genere, alberghi dismessi, colonie, pensionati, ma anche case private libere. I sindaci chiedono tutto per gestire i migranti

Cronache

In arrivo un'ondata di migranti, il sistema ricettivo allo stremo

Altri quattro sbarchi di migranti a Lampedusa dove sono approdati, al molo Favaloro, in 163. Salgono così a 7 dalla mezzanotte i barconi arrivati per un totale di 299 persone. Sugli ultimi 4 barchini c'erano 46 migranti (fra cui 18 donne e 4 minori) provenienti da Mali, Sierra Leone, Gambia, Guinea, Camerun, Costa d'Avorio, 37 (7 donne e 2 minori) delle stesse nazionalità, 35 (4 donne e un minore) del Camerun e 45 (tra cui 14 donne) di Nigeria e Benin. Sono stati tutti portati all'hotspot dove gli ospiti sono 881, a fronte di poco meno di 400 posti disponibili.

Ma secondo diversi report è in arrivo una vera e propria ondata. E i sindaci chiedono aiuto, come spiega Repubblica. "«Strutture ricettive di qualsiasi genere, alberghi dismessi, colonie, pensionati, case per vacanze o simili attualmente inutilizzati», ma anche «case e appartamenti di proprietà di privati cittadini liberi e inutilizzati da cedere in locazione a prezzi di mercato per l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale»".

Come spiega Repubblica, "con quasi 112.000 migranti nei centri di tutta Italia (la cifra più alta dal 2019), il sistema di prima e seconda accoglienza, mal gestito e senza programmazione da anni, è imploso sotto la spinta delle oltre 27mila persone sbarcate nei primi tre mesi dell’anno. E così i prefetti scrivono ai sindaci, i sindaci fanno appello alle loro comunità e scrivono a loro volta al governo. Chiedendo a gran voce che quella che si profila come un’incombente emergenza per l’estate venga finalmente gestita in modo strutturale".

Occhiuto: "Sono preoccupato, Calabria rischia di essere travolta"

"Non voglio nascondere di essere preoccupato. Perché la Calabria nei prossimi mesi rischia di essere travolta" da ondate di sbarchi di migranti dopo che "già nelle ultime settimane la pressione è stata alta". Lo afferma Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in una intervista al 'Corriere della Sera' in cui ricorda "i numeri. Nel 2022 sono approdati da noi 18mila migranti. In realtà, molti di più perché spesso qui arrivano alla spicciolata. L'altro giorno a Roccella Jonica è arrivato un peschereccio. A bordo c'erano 650 migranti, senza nessun avviso da parte di Frontex".

Occhiuto lamenta come "a parte il Cara di Crotone, non è che in Calabria lo Stato abbia poi una gran presenza su questo tema. Io spero che possa arrivare un aiuto in modo non solo da poter far fronte a una situazione difficile, ma anche per trasformarla in opportunità".

"Martedì io porterò in giunta un provvedimento per offrire la possibilità per i sopravvissuti di Cutro di essere assunti nelle imprese edilizie. La Regione con le sue risorse della Formazione preparerà queste persone al nuovo lavoro. Persino in una regione dall’alto tasso di disoccupazione come la Calabria - conclude - in alcune mansioni gli immigrati possono essere un’opportunità".

Da Modena: "Servono risposte concrete". I sindaci chiedono case sfitte e hotel

“Chiediamo al Governo di affrontare con estrema urgenza la situazione migranti verificando insieme risposte concrete e soluzioni praticabili. Modena è una città inclusiva e accogliente, ma è oggettivamente impossibile gestire ciò che sta accadendo nelle ultime settimane e negli ultimi mesi. È per noi indispensabile e urgentissima l'attivazione di un tavolo di emergenza presso la Prefettura con il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali operanti sul territorio modenese”. A dirlo, ancor più alla luce degli ultimi episodi accaduti in città, è il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli che, dopo le ultime informazioni appurate durante un incontro convocato dalla Provincia di Modena nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 31 marzo, con le autonomie locali del territorio modenese, ha inviato una lettera alla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e al ministero dell’Interno Matteo Piantedosi. 

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