Natalità, Mattarella sprona il governo: "Agevolare la formazione familiare"

Al via gli Stati Generali della Natalità a Roma. Ad aprire l'evento la ministra alla Famiglia Eugenia Roccella: "Le donne italiane desiderano fare figli"

di redazione politica
Cronache

Natalità, al via gli Stati Generali a Roma

Si è aperta oggi a Roma, all'Auditorium della Conciliazione, la terza edizione degli Stati Generali della Natalità. L’evento - a cui domani parteciperanno anche Papa Francesco e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni - sarà l’occasione per riflettere sulla criticità della denatalità attraverso il dialogo tra rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, del mondo della cultura, del giornalismo, dello spettacolo e dello sport. Ricordiamo, infatti, che con una media di 1,25 per nucleo famigliare quella italiana è la percentuale di natalità più bassa d’Europa (insieme a Spagna e Grecia), oltre che tra le più basse al mondo.

"I 59 milioni di italiani di oggi scendono a 48 milioni scarsi, spariscono 11 milioni di persone. 800mila morti a fronte di 300mila nati. Questo, se non cambiano le cose, è uno scenario che va a realizzarsi", lo ha detto Giancarlo Blangiardo, ex presidente Istat, intervenendo alla manifestazione. "La popolazione è sempre cresciuta fino al 2014, poi è incominciata a scendere. Un grande paese comincia a perdere popolazione rischiando di non essere più un grande paese. Da un po' di anni a questa parte siamo un paese con più morti che nati. Questa è la fotografia oggi", ha sottolineato. 

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L'intervento di Sergio Mattarella: "Conciliare equilibrio tra vita e lavoro"

Per l’occasione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al presidente del Forum delle associazioni familiari Aps Gianluigi De Palo, nonchè organizzatore della manifestazione. “La coesione sociale del Paese si misura sulla capacità di dare un futuro alle giovani generazioni creando un clima di fiducia. Politiche abitative, fiscali e sociali appropriate, conciliare l'equilibrio tra vita e lavoro sono questioni fondamentali per lo sviluppo delle famiglie”, ha dichiarato il capo dello Stato, il quale ha poi aggiunto che “alle istituzioni compete la responsabilità di attuare politiche attive che permettano alle giovani coppie di realizzare il loro progetto di vita, superando le difficoltà di carattere materiale e di accesso ai servizi che rendono ardua la strada della genitorialità”.

L'intervento della ministra alla Famiglia e alla Natalità Eugenia Rocella: "Le donne italiane desiderano fare figli"

Non poteva mancare, ovviamente, l’intervento della ministra alla Famiglia, alla Natalità e alla Pari Opportunità Eugenia Roccella, la quale ha aperto gli Stati Generali. "Abbiamo bisogno di una vera rivoluzione culturale, di un cambiamento significativo per quanto riguarda la genitorialità. Siamo di fronte a un mondo diverso da quello dei nostri padri e anche dal nostro, ed è su questo che dobbiamo misurarci, perché non vogliamo tornare indietro, ma andare avanti", ha affermato la ministra. 

"C'è l'esigenza primaria di conciliare il lavoro femminile con la maternità. Perché tutte le indagini sono concordi nel dire che le donne italiane desiderano fare figli, in prevalenza due" - ha proseguito la Roccella - "Se questo desiderio non si realizza, perché non ne fanno nessuno o ne fanno uno e tardi, è perché si sentono poste di fronte all'alternativa tra la realizzazione professionale e il diventare madri". "Senza nulla togliere al ruolo fondamentale dei padri, ma considerando l'impegno che un figlio rappresenta per la madre non foss'altro che per la gravidanza, il parto e l'allattamento al seno, bisogna costruire ambienti lavorativi che sappiano accogliere la maternità, plasmarsi su di essa, non sfavorirla”, ha detto ancora la ministra. A questo proposito, "noi abbiamo in campo un provvedimento di accompagnamento alla maternità insieme al ministero della Salute che sarà pronto prima dell'estate", ha concluso.

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