Neonato morto di freddo a Lampedusa, tragedia in Sicilia: aveva solo 20 giorni
Il neonato soffriva di problemi respiratori, come dichiarato dalla madre e confermato dai medici
Sono ripresi gli sbarchi di migranti sull’isola di Lampedusa dopo una tregua per il maltempo
Nella notte un bimbo di 20 giorni è morto su una barca di migranti soccorsa al largo di Lampedusa. Il neonato, originario della Costa D’Avorio, è stato trovato morto dai militari della Capitaneria quando hanno agganciato la barca con 37 migranti a bordo.
I militari hanno trovato sulla barca anche due ustionati. Secondo i medici presenti al molo Favarolo durante lo sbarco, il neonato soffriva di problemi respiratori, confermando le dichiarazioni della madre. Il cadavere è stato portato nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. La mamma del piccolo è stata invece trasferita, insieme alle altre persone presenti sulla barca, all’hotspot di contrada Imbriacola, dove ci sono di nuovo oltre mille migranti.
Gli sbarchi sull’isola di Lampedusa sono ripresi dopo diversi giorni di tregua dovuta alle cattive condizioni del tempo e del mare. Ieri è morta una donna al poliambulatorio dell’isola dopo essere sbarcata insieme ad altre 43 persone. L’arresto cardiaco sarebbe stato provocato da uno stato di ipotermia.
La testimonianza di una dottoressa al lavoro sulla Humanity 1
Intanto ieri la nave ong Humanity 1 ha lasciato il porto di Catania, dopo che sono stati fatti sbarcare tutti i migranti a bordo. La nave era attraccata nella serata del 5 novembre nel porto catanese, ma erano stati fatti sbarcare solo i bambini, le donne e le persone fragili.
Una dottoressa che ha effettuato il primo triage sanitario sulla Humanity 1 ha detto: «La condizione di persone in buona salute è diventata sostanzialmente un problema, cioè più erano sani, meno scendevano», Ha detto di aver provato un forte disagio, di essersi vergognata di aver fatto bene il proprio lavoro. «È stata la prima volta nella mia vita che mi sono domandata se la mia missione fosse sbagliata».