Nuovo divieto per le parafarmacie: stop alla misurazione della pressione

Ora alle parafarmacie è vietato offrire servizi di telemedicina

a cura della redazione
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In arrivo il divieto di misurare la pressione nelle parafarmacie

La pandemia di COVID-19 ha messo in luce la crescente necessità di migliorare l'accessibilità ai servizi sanitari e di distribuire le risorse in modo più equo. Le parafarmacie sono state a lungo considerate un'opzione comoda per i cittadini alla ricerca di servizi di base, tra cui la misurazione della pressione arteriosa.  Tuttavia, dopo aver negato alle parafarmacie la possibilità di effettuare tamponi rapidi antigenici e test sierologici, secondo IlFattoQuotidiano, arriva ora un nuovo pesante stop: non possono più misurare la pressione arteriosa.

L'accesso facilitato a servizi come la misurazione della pressione arteriosa o gli esami del sangue nelle parafarmacie era stato accolto con favore dai cittadini, poiché offriva un'alternativa comoda alle lunghe attese nei centri sanitari. Il divieto di misurare la pressione nelle parafarmacie potrebbe quindi comportare la necessità di cercare assistenza presso strutture mediche tradizionali, contribuendo potenzialmente a sovraffollare ulteriormente questi centri.

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Pertanto, dato il divieto di misurare la pressione, le parafarmacie non potranno più occuparsi di telemedicina. Il servizio di telemedicina, che comprende la possibilità di misurare la pressione arteriosa, effettuare prelievi del sangue, eseguire elettrocardiogrammi e fornire esami come l'holter cardiaco, è diventato negli ultimi anni un aspetto fondamentale della fornitura di cure mediche. Questa modalità di assistenza sanitaria ha dimostrato di essere particolarmente utile durante la pandemia, permettendo ai pazienti di consultare un medico da casa e riducendo al minimo il rischio di esposizione al virus.

La decisione di negare loro la possibilità di partecipare alla telemedicina sembra un passo indietro, soprattutto considerando le sfide che il sistema sanitario italiano ha affrontato in tempi di Covid-19, in termini di sovraffollamento e accessibilità.

La ragione dietro questa esclusione è aperta a dibattito. Alcuni potrebbero sostenere che le parafarmacie non sono strutturate per fornire servizi medici complessi, come quelli offerti dalla telemedicina. Tuttavia, altri potrebbero vedere questa decisione come un'ulteriore limitazione delle opportunità di servizio e di reddito per le parafarmacie.

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