Picchia la figlia tossicodipendente, assolto. "L'ha fatto per il suo bene”
Un uomo ha picchiato e maltrattato la figlia tossicodipendente per anni: secondo il giudice l'ha salvata dalla droga
Un uomo ha picchiato e maltrattato la figlia tossicodipendente per anni
Picchiava da anni la figlia ma secondo il giudice lo faceva per il suo bene. La ragazza, da tempo tossicodipendente, veniva insultata, malmenata, offesa e aggredita ripetutamente dall’uomo, così come sua madre. Nel 2004, si legge su www.ilsussidiario.net, l’uomo picchiò la moglie tanto violentemente da procurarle la perdita dell’udito.
Stesse violenze nei confronti della figlia, fin dai tempi in cui frequentava le scuole medie, diventate ancora più folli una volta scoperta la tossicodipendenza della ragazza. La giovane è stata picchiata a sangue più e più volte dall’uomo: aggressioni in seguito alle quali l’uomo residente a Casarano, è stato anche arrestato.
Secondo il giudice del Tribunale di Lecce, Fabrizio Malagnino, l’uomo usava la violenza nei confronti della figlia per il suo bene. Il padre è stato infatti assolto perché il fatto non sussiste. Come si legge nella sentenza, “Dalla deposizione dibattimentale delle persone offese è emerso chiaramente come l’atteggiamento aggressivo serbato dall’uomo nei loro confronti fosse dovuto al suo intento di sottrarre la figlia dal tunnel della tossicodipendenza in cui ella era caduta ed alla sua frustrazione per non esservi riuscito negli anni; parimenti, la stessa conflittualità era dovuta all’atteggiamento di quest’ultima nei confronti della figlia”.
Secondo il giudice del Tribunale di Lecce, Fabrizio Malagnino, “È la stessa imputazione a descrivere la verificazione di diverse aggressioni armate da parte della figlia e della moglie nei confronti dell’odierno imputato, a colpi di bastone e coltello”. Secondo il parere del Tribunale, “non sembrano potersi ritenere originati nella famiglia quei continui e costanti patimenti e sofferenza psichica e fisica, quello stato di soggezione e prostrazione tali da rendere la convivenza insostenibile”. L’imputato, difeso da Francesco e Vincenzo Venneri, è stato dunque assolto nonostante gli episodi di violenza fossero numerosi e gravi.
Il 17 agosto del 2022, ad esempio, il padre prese a calci e schiaffi la figlia. Da quel momento, lei prese la decisione di denunciare il padre, dopo anni in cui insieme alla madre aveva sopportato i soprusi senza farne parola. Dopo aver deciso di ritirare la querela, nella speranza che il padre cambiasse atteggiamento adottando un comportamento più civile, la situazione in casa sarebbe diventata ancora peggiore. L’uomo, convinto che la figlia avesse rubato 20 di euro dal suo portafogli, a marzo l’avrebbe nuovamente aggredita a calci e schiaffi, colpendo lei e la mamma con un bastone. Nei giorni seguenti, anche colpi in testa con la zappa e con un coltello.