Piero De Luca, chiesta la condanna per bancarotta. Figlio di Vincenzo nei guai

Il presidente della Campania aveva appena ricevuto la notizia dell'assoluzione del suo capo segreteria Mastursi per induzione indebita. Poi la nuova mazzata

Di Redazione Cronache
Vincenzo e Piero De Luca
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Piero De Luca, i pm trovano le ricevute dei biglietti per il Lussemburgo. Chiesti 2 anni e 2 mesi

Nuovi guai per Piero De Luca, i pm hanno chiesto la condanna per bancarotta del figlio del presidente della Campania Vincenzo. Una brutta notizia per il governatore che non gli ha permesso di festeggiare la sentenza positiva per lui in un altro processo. A Roma - si legge su Il Fatto Quotidiano - è stato assolto dall'accusa di induzione indebita il capo della sua segreteria, Nello Mastursi. Ma a Salerno vogliono condannare il figlio Piero, deputato del Pd alla seconda legislatura, a due anni e due mesi per la bancarotta fraudolenta della società Ifil. Il caso ha voluto che nella giornata di mercoledì si incrociassero due vicende giudiziarie che non hanno nulla in comune, se non il fatto di stare a cuore al governatore della Campania.

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Per il caso che riguarda Piero De Luca - prosegue Il Fatto - ieri si è svolta la requisitoria del processo sul crac della Ifil, la società di Mario Del Mese che avrebbe dovuto occuparsi della vendita degli appartamenti da ricavare con la riconversione (mai realizzata) del pastificio Amato di Salerno. Piero De Luca è coinvolto perché un teste aveva messo a verbale che "Mario Del Mese sosteneva che Piero De Luca fosse socio occulto della Ifil" e che, approfittando dei suoi viaggi di lavoro, ne nascondesse le risorse in conti correnti nel Lussemburgo. De Luca Jr e Del Mese hanno sempre negato, ma il pm e la Finanza hanno trovato biglietti aerei per 23mila euro comprati dalla Ifil a De Luca e alla moglie per viaggi in Lussemburgo. Di qui la richiesta di condanna di ieri a due anni e due mesi per il rampollo del presidente campano. La sentenza è prevista entro un paio di mesi.

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