Processo Grillo jr, Silvia: "Ecco il gruppetto che mi sono fatta a luglio"
Dalla tesi difensiva della ragazza che accusa Ciro e amici di stupro emergono contraddizioni: "Ora abuso di sesso, droga e alcol". Gli audio inediti
Processo Grillo jr, gli audio di Silvia: "Me li faccio ma poi non mi ricordo le loro facce. Fanculo al mondo"
Il processo a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici per stupro di gruppo è giunto al momento chiave, ieri é iniziata l'udienza della teste chiave, Silvia. La ragazza che ha denunciato il figlio del garante del M5s e i suoi compagni per la violenza subita in una notte di luglio di quattro anni fa in Sardegna. L'amica Roberta, anche lei presente in villa, aveva dichiarato in aula che la mattina dopo i fatti denunciati aveva trovato Silvia nuda a letto che le aveva detto in lacrime: "Mi hanno violentata tutti". Ma adesso - si legge su La Verità - dalle dichiarazioni della stessa Silvia in aula emergono contraddizioni: "Per colpa di Grillo jr e dei suoi amici adesso abuso di droga, sesso e alcol. Ho tentato anche il suicidio"
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Queste le prime parole pronunciate davanti al giudice dalla ragazza italo-norvegese. La difesa dei ragazzi ha fatto ascoltare gli audio agli atti del processo e questo é quello che la giovane diceva ai suoi amici e che sembra contraddire quanto denunciato: "Mi faccio ragazzi in diverse serate e poi me li ritrovo lì, tutti insieme allo stesso tavolo" e sono - proosegue La Verità - tipo: "Ah, guarda il gruppetto che mi sono fatta a luglio. Ma io non mi ricordo la loro faccia. Però ci sta, fanculo al mondo". Le parole di Silvia sono quasi sorprendenti e aprono un varco per il controinterrogatorio di oggi della difesa. Il momento chiave del processo, oggi si decide il destino di Ciro Grillo e dei suoi tre amici.