Purgatori, guerra tra esperti. La famiglia arruola il perito di Cucchi

Versioni diverse su malattia e morte del giornalista. Ora la sida sarà anche sulle perizie

Di Redazione Cronache
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Quanti dubbi sulla morte di Purgatori, via alle perizie per capire la verità

Dopo i tanti dubbi sulla malattia e la morte, inizia la sfida sulle perizie. La Stampa la definisce "una guerra" chiamata a stabilire se ci sono state - e quali nello specifico - responsabilità dei medici nella morte di Andrea Purgatori, scomparso a 70 anni per una grave forma tumorale il 19 luglio scorso.

La questione è "non tanto per la pericardite, l’infezione al cuore contratta all’ospedale Umberto I dov’era ricoverato nelle ultime due settimane della sua vita, quanto piuttosto per la debilitazione generale e l’aggravamento delle ultime settimane. È stata colpa della radioterapia per curare le metastasi al cervello? E, soprattutto, questo trattamento era davvero necessario?"

La famiglia di Purgatori ha nominato, come perito di parte, Vincenzo Lorenzo Pascali, professionista che partecipò alla commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e relazionò, nell’ambito della commissione parlamentare sul servizio sanitario nazionale, sul caso di Stefano Cucchi, spiega la Stampa. "L’aspetto che dovrebbe essere chiarito dall’autopsia, mercoledì pomeriggio all’Istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata, è se queste metastasi esistevano veramente o se invece c’era un’ischemia".

Fondamentale sarà quindi l’autopsia che, anche nel caso in cui le metastasi siano state annullate dalla radioterapia, dovrebbe riscontrane le cicatrici. Ma il lavoro dei periti non sarà semplice, avvisa sempre la Stampa.

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