Qatar-gate, “Kaili tradita da Giorgi”. Cozzolino vuole essere sentito
L'avvocato dell'ex vicepresidente del Parlamento Ue fiducioso: "Sarà liberata". La magistratura belga ha chiesto il congelamento dei conti di Panzeri e figlia
Qatar-gate, l'avvocato di Kaili: "È stata tradita da Giorgi”
Le ultime ore sono state ricche di colpi di scena nella già intricata vicenda del Qatar-gate. L’ex presidente del Parlamento europeo “è stata tradita” dal compagno Francesco Giorgi, di cui “si fidava”. A rivelarlo l’avvocato della stessa Kaili, Mihalis Dimitrakopoulos, al termine di un colloquio di oltre quattro ore con l'ex vicepresidente del Parlamento europeo svoltosi nel carcere di Haren. “Certamente le cose sono difficili – ha aggiunto – ma abbiamo argomenti legali molto forti perché venga messa in libertà. Posso dire di essere ottimista". Domani, 22 dicembre, la sua assistita comparirà davanti ai giudici della camera di consiglio del Tribunale di Bruxelles, che dovrà decidere sul suo rilascio o confermare la sua carcerazione.
Nel frattempo, la magistratura belga che indaga sul Qatar-gate ha chiesto all'Italia di congelare due conti correnti, uno intestato ad Antonio Panzeri, l'altro alla figlia Silvia. I due conti fanno parte dei sette che erano stati acquisiti in esecuzione di un ordine di investigazione europeo emesso nell'ambito dell'indagine su una presunta corruzione di europarlamentari per favorire gli interessi di Qatar e Marocco.
Qatar-gate, Cozzolino ha chiesto al giudice di essere sentito: "Su di me illazioni"
E nelle ultime ore ha detto la sua anche Andrea Cozzolino, “da oltre una settimana chiamato in causa sulla stampa nel Qatar-gate sulla base di sospetti e illazioni, pur non avendo ricevuto alcun avviso o comunicazione giudiziaria da parte delle autorità inquirenti". Per tale ragione, "essendo tale condizione ingiusta e mortificante ho dato incarico ai miei avvocati di presentare al giudice istruttore belga, Michel Claise, una formale istanza con la quale, pur dichiarandomi estraneo ai fatti, chiedo di essere sentito per contribuire all'accertamento della verità, rinunciando alle guarentigie dell'immunità parlamentare".