Reggio Emilia, due tumori da operare ma medici in sciopero. "Rimandato a casa"
La rabbia del paziente 44enne: "L'intervento era programmato, perché nessuno mi ha detto niente? Per certe cose bisogna anche prepararsi psicologicamente"
Reggio Emilia, i medici scioperano e un malato di tumore non viene più operato
Un segnale chiaro delle difficoltà della sanità pubblica in Italia arriva dall'ospedale "Core" di Reggio Emilia. A Nicola Barile, 44 anni, era stato diagnosticato un carcinoma renale maligno nel luglio 2023. Un mese fa, un'altra cattiva notizia: linfoma polmonare localizzato su milza e stomaco. Il paziente - si legge su Il Resto del Carlino - andava operato il prima possibile, così in accordo con i medici viene fissata la fatidica data e lo stesso Barile si prepara anche psicologicamente a questo delicato intervento. Ma il giorno prima succede l'incredibile.
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"Fino alle 16 - spiega il paziente a Il Resto del Carlino - non è successo nulla, poi si sono presentati da me il medico e il chirurgo dicendomi che l'operazione non si poteva più fare". Motivo? "Loro sarebbero stati pronti a operarmi, ma di fatto mancava tutto il resto del personale della sala operatoria, per via dello sciopero". Barile sfoga tutta la sua rabbia, anche se dice "ho apprezzato il garbo con cui me l'hanno comunicato". E ancora: "Dello sciopero si sapeva da tempo, perché farmi ricoverare proprio quel giorno? O comunque visto che non stiamo parlando di un ascesso dentale, almeno mi avessero detto chiaro e tondo che ci sarebbe stato il rischio che l'operazione potesse saltare. Così mentalmente avrei potuto prepararmi". Ennesimo episodio che fa riflettere sulla situazione attuale degli ospedali italiani.