Ridolfi: "Morirò con la sedazione profonda, colpa del vostro menefreghismo"

Il 46enne, immobilizzato da 18 anni, sceglie di morire attraverso la sedazione profonda, terapia che induce il paziente a uno stato di totale incoscienza

(Fonte: Youtube, Associazione Luca Coscioni)
Cronache
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Fabio Ridolfi sceglie la sedazione profonda: "Non posso morire per colpa del vostro menefreghismo"

Fabio Ridolfi affida la propria vita alla sedazione profonda. "Basta trattarci come cittadini di serie B, è assurdo che ci voglia più di un mese per individuare il farmaco mortale. Grazie al vostro menefreghismo sono costretto a scegliere la strada della sedazione profonda". A dirlo, arrabbiato e deluso, Fabio Ridolfi, da 18 anni immobilizzato a letto nella casa dei genitori a Fermignano (Pesaro Urbino), dopo i ritardi nella procedura di suicidio assistito, per il quale ha i requisiti previsti dalla sentenza della Corte Costituzionale Cappato-dj Fabo.

Ai giornalisti, incontrati quest’oggi, martedì 7 giugno, affiancato dal fratello Andrea e dall'Associazione Luca Coscioni, fa ascoltare un messaggio che ha scritto con il puntatore oculare, unico suo mezzo per interagire con l’ambiente esterno. "È inaccettabile che l'Asl abbia comunicato la risposta 40 giorni dopo", rimarca a proposito del parere favorevole del Comitato etico regionale.

“In quell'arco di tempo sono stati fatti tre solleciti, mi hanno volutamente ignorato. Grazie al vostro menefreghismo”, aggiunge, “sono costretto a scegliere la strada della sedazione profonda permanente e con sospensione dei sostegni vitali per evitare di soffrire oltremodo a causa delle lungaggini burocratiche per ottenere il suicidio assistito”.

“Vorrei dire alle persone che vivono come me”, è l'appello di Fabio, “di farsi sentire altrimenti le cose non cambieranno mai. É ora che in Italia si parli chiaramente di eutanasia. È atroce non poter decidere della propria vita, mentre aspetti dei mesi che altri lo facciano al posto tuo”, conclude il 46enne, “scegliere di morire è un diritto di tutti, ripeto di tutti, e spero che tutto questo serva ad aiutare anche quelli che vivranno la mia condizione”.

Eutanasia e sedazione profonda, le differenze

Eutanasia e sedazione profonda spesso vengono confuse per lo stesso trattamento, ma in realtà sono molto differenti. Mentre l’eutanasia induce il paziente alla morte grazie a un utilizzo specifico di particolari farmaci mortali, la sedazione profonda (che può essere anche palliativa o continua) induce il malato a uno stato di incoscienza totale.

La sedazione si definisce palliativa, se finalizzata a ridurre il dolore e/o la sofferenza del paziente, profonda, se mira ad annullare del tutto la coscienza del paziente per evitargli ulteriori sofferenze, inducendo uno stato simile all’anestesia profonda o al coma farmacologico, e infine, continua, se l'obiettivo è proseguire fino al sopraggiungere della morte.

 

 

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