Salvini, ombre sulla festa dei 50 anni. "Contatti tra resort e 'ndrangheta"

Secondo un’inchiesta il titolare dell’hotel luogo del party si sarebbe rivolto ai clan per un recupero crediti

Di Redazione Cronache
Matteo Salvini
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Al party di Salvini dello scorso marzo presente mezzo governo

Matteo Salvini "ha festeggiato il suo 50° compleanno - insieme a mezzo governo -, nel relais di un imprenditore che si è rivolto alla ‘ndrangheta per recuperare dei crediti". Lo sostiene oggi Repubblica, secondo cui il titolare del resort di Uggiate Trevano, nel comasco, si sarebbe rivolto "a un capo e a un affiliato arrestati insieme ad altre 36 persone in un’operazione della Dda di Milano eseguita dal Ros dei carabinieri. Un’indagine che, nel 2014, smantellò tre “locali” di ‘ndrangheta tra Como e Lecco. E che accertò 500 episodi di intimidazione".

Repubblica scrive di aver consultato documenti, visure, atti giudiziari.  "Nel 2014 la Dda decapita tre “locali” di ‘ndrangheta: Calolziocorte, Cermenate e Fino Mornasco. 38 arrestati. I reati: associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione di armi da fuoco. È l’indagine Insubria diretta da Ilda Boccassini. Il titolare del resort - sostiene Repubblica - è uno dei tre imprenditori (gli altri due li arrestano) che “entrano in rapporti con la ‘ndrangheta per riscuotere crediti”. Attraverso la mediazione di Bartolomeo Monteleone, Guffanti incarica Michelangelo Chindamo e Alfredo Rullo di recuperare 300mila euro dalla società Augusto Figini snc di Lomazzo (dichiarata fallita nel 2012)".  Repubblica scrive che è stato proprio lui, il titolare del resort, che il 10 marzo 2023 "accoglie Salvini e la fidanzata Verdini".

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